I cani guida negli stabilimenti balneari

Dopo alcuni nuovi episodi di discriminazione nei confronti di persone con disabilità visiva accompagnate dal cane guida, negli stabilimenti balneari del Lido di Ostia, l’Associazione Blindsight Project ha concordato con i responsabili del SIB (Sindacato Italiano Balneari) Lido di Roma una serie di incontri formativi e informativi, dedicati al tema delle disabilità sensoriali, «per far comprendere, una volta per tutte, che oltre alle Leggi, vanno rispettate innanzitutto la dignità e l’autonomia delle persone con disabilità, considerando queste ultime alla stregua degli altri clienti»

Cane guidaAlla fine di luglio, Rosella Pizzuti ed Edoardo Moscara, rispettivamente presidente e vicepresidente del SIB (Sindacato Italiano Balneari) Lido di Roma, hanno incontrato Laura Raffaeli, presidente dell’Associazione Blindsight Project, per stabilire un piano d’azione congiunto, volto a una corretta informazione nei confronti degli stabilimenti balneari, circa la migliore accoglienza ai clienti con disabilità visive accompagnati da un cane guida.
«Già di recente – come segnala una nota diffusa da Blindsight Project – Giuliana Di Pillo, presidente del Municipio X del Comune di Roma, sollecitata dalla nostra Associazione a seguito di alcuni episodi discriminanti, aveva ricordato a tutti i gestori la normativa comunale che, se da una parte preclude l’ingresso in spiaggia agli animali, dall’altra non ricomprende i cani guida, tutelati anche da una legge dello Stato Italiano [Legge 37/74, successivamente integrata e modificata dalla Legge 376/88 e dalla Legge 60/06, N.d.R.], in quanto sono considerati sia “cani da lavoro” che “ausilio per persona disabile”».

La Presidente del SIB Lido di Roma ha concordato quindi con Raffaeli la promozione di una serie di incontri formativi e informativi, dedicati sia al tema del cane guida che più in generale alle disabilità sensoriali, «per far comprendere, una volta per tutte, che oltre alle Leggi, vanno rispettate innanzitutto la dignità e l’autonomia delle persone con disabilità, considerando queste ultime alla stregua degli altri clienti».
Come si legge anche all’interno della Campagna Nazionale Cane Guida di Blindsight Project, è sempre opportuno ricordare che «il cane guida che accompagna le persona con disabilità visiva (cieche o ipovedenti) entra gratuitamente in tutti i pubblici esercizi (quindi senza alcun costo aggiuntivo), è esonerato dall’uso della museruola (così come tutti gli altri cani da lavoro) e, soprattutto, non va disturbato. Prevista una sanzione per i trasgressori».

Ringraziando Raffaeli per l’opportunità fornita con questo incontro, Rosella Pizzuti ha assicurato la piena disponibilità della propria organizzazione, legata a Confcommercio, non solo ad ospitare con il massimo riguardo e rispetto i cani guida e i loro padroni, ma anche a sensibilizzare tutti i pubblici esercizi a fare altrettanto. (S.B.)

Ringraziamo Massimiliano Bellini per la collaborazione.

Delle battaglie per il diritto all’accesso dei cani guida – condotte con forza dall’Associazione Blindsight Project e dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) – il nostro giornale si è occupato molto spesso in questi anni. Nella colonnina a destra del nostro articolo intitolato A scuola con il cane guida (a questo link), elenchiamo i contributi da noi pubblicati su questo tema negli ultimi anni.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@blindsight.eu.

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