75 anni di impegno, per la sicurezza e per i diritti

Una delegazione ricevuta dal presidente della Repubblica Mattarella e un’udienza privata con Papa Francesco: con questi due importanti incontri, l’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) celebra i 75 anni dalla propria ricostituzione, fatti di impegno nel contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro, ma anche nel garantire i diritti di chi,a causa degli stessi, è diventato una persona con disabilità

19 settembre 2018: incontro del presidente della Repubblica Mattarella con il presidente dell'ANMIL Bettoni (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

L’incontro del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il presidente dell’ANMIL Franco Bettoni
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Una delegazione ricevuta ieri, 19 settembre, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un’udienza privata di circa trecento persone oggi, 20 settembre, con Papa Francesco: con questi due importanti incontri, l’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) celebra i 75 anni dalla propria ricostituzione, avvenuta appunto il 19 settembre 1943 (se ne legga nel box in calce).

«Oggi – dichiara Franco Bettoni, presidente nazionale dell’ANMIL da dieci anni, oltreché presidente nazionale della FAND (federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità) – la battaglia per la sicurezza nei luoghi di lavoro non si è ancora conclusa e non lo sarà finché anche un solo lavoratore rimarrà vittima dell’insicurezza. E tuttavia, molti progressi sono stati compiuti negli ultimi decenni, tanto che oggi la prevenzione e la tutela di chi lavora sono sempre più oggetto di studio e di attenzione da parte dei media, oltreché di confronto politico e istituzionale. Di questo non possiamo che essere soddisfatti, pur nella consapevolezza che la strada da percorrere è ancora molto lunga. C’è infatti una vasta zona d’ombra, dentro la quale continuano a prevalere disinformazione, noncuranza, violazione delle regole che il nostro ordinamento ha fissato a tutela dei lavoratori: un terreno troppo insidioso, nel quale gli incidenti sul lavoro sono ancora, purtroppo, una costante nella cronaca quotidiana. Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a questa condizione e grazie all’impegno di tutte le nostre sedi sul territorio, puntiamo ad essere il motore per un cambiamento culturale profondo, affinché la tutela di chi lavora sia sempre anteposta alle ragioni della produttività».

«Se l’obiettivo di contrastare il fenomeno infortunistico resta primario e doveroso – aggiunge Bettoni – non di meno la nostra Associazione si batte affinché alle vittime di incidenti sul lavoro e alle loro famiglie siano garantiti pieni diritti e la migliore tutela, per superare il dramma dell’infortunio e riprendere in mano le redini della propria vita. Abbiamo ottenuto molto in questi ultimi anni, nonostante le difficoltà dovute alla crisi economica: dall’adeguamento automatico degli indennizzi per il danno biologico, al riconoscimento della natura giuridica risarcitoria della rendita INAIL, fino agli interventi per il reinserimento lavorativo degli invalidi del lavoro, solo per citare le conquiste più recenti, segno della forza delle nostre rivendicazioni e dell’impegno con cui vengono portate avanti».

«Per queste ragioni e per le battaglie che stiamo faticosamente portando avanti per garantire alle vittime e alle loro famiglie la miglior tutela e presa in carico possibile – conclude il Presidente dell’ANMIL – riteniamo fortemente significativi gli incontri di questi due giorni, con l’auspicio che la vicinanza e il sostegno di due figure carismatiche e fondamentali come il Presidente della Repubblica e Papa Bergoglio, possano essere di monito e coinvolgimento sociale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: resp_ufficiostampa@anmil.it.

Breve storia dell’ANMIL
La storia dell’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro) inizia nel 1933, ma durante il fascismo ne venne imposto lo scioglimento. Per questo, sulla spinta dell’impegno e della determinazione dei suoi primi fondatori, fu ricostituita il 19 settembre 1943 per essere poi riconosciuta nel 1958 come Ente Pubblico, con il compito di erogare prestazioni previdenziali e assistenziali. Nel 1979 fu trasformata in Ente Morale di Diritto Privato, a seguito del trasferimento agli Enti Territoriali delle funzioni di interesse pubblico da essa svolte.
Oggi l’Associazione raccoglie oltre 320.000 iscritti in tutta Italia, che rappresentano circa il 50% di tutti i titolari di rendita INAIL e ad essa è stata istituzionalmente riconosciuta la rappresentanza della categorie delle vittime del lavoro e dei superstiti dei caduti sul lavoro.

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