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La buona accoglienza in ospedale delle persone con disabilità

Persona con disabilità e familiari in ospedale

Una persona con disabilità in ospedale, insieme ai familiari, a colloquio con un medico

«Nella sfida quotidiana della disabilità anche una semplice visita ambulatoriale in ospedale o un esame diagnostico possono generare preoccupazione o essere fonte di stress. Per questo collaboriamo con il Reparto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance), che l’Ospedale San Paolo di Milano dedica dal 2001 alle persone con disabilità. Qui i pazienti e le loro famiglie trovano una risposta alle proprie esigenze di cura e assistenza, uno spazio e un percorso personalizzato che ottimizza esami e accertamenti, rendendo meno complesso il tempo in ospedale anche per persone con deficit comunicativi o caratteristiche che molto si discostano da quelle del paziente “ordinario”. Dal canto nostro supportiamo il reparto, fornendo volontari che accolgono i pazienti e i loro familiari. Un ruolo prezioso perché fondamentale per far sentire i pazienti a proprio agio, superare le difficoltà di comunicazione, stemperare ansie e preoccupazioni spesso legate a esperienze precedenti e creare il clima sereno e collaborativo, indispensabile per svolgere tutti gli accertamenti medici nel modo migliore e più veloce possibile».
Così la Fondazione Mantovani Castorina di Milano ha presentato la seconda edizione del corso base gratuito denominato Volontari in ospedale con pazienti con disabilità intellettiva e neuromotoria, composto da tre incontri, il secondo dei quali si terrà domani, 22 novembre, a Milano, iniziativa promossa in partnership con il Ciessevi di Milano (Centro Servizi per il Volontariato), l’AVO Milano (Associazione Volontari Ospedalieri), l’Associazione Nati per il futuro, l’AST (Associazione Sclerosi Tuberosa), Huntington ONLUS, la rete italiana della malattia di Huntington, e il reparto DAMAdell’Ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano.

«Il corso – spiegano ancora dalla Fondazione Mantovani Castorina – si propone di formare volontari ospedalieri che possano collaborare con i medici e lo staff del DAMA nell’accogliere i pazienti con disabilità e le loro famiglie, accompagnandoli nei percorsi, condividendo i tempi trascorsi in ospedale, offrendo loro compagnia e sollievo durante le attese, facilitando così il personale sanitario. Insieme, quindi, al personale sanitario del Reparto DAMA, i referenti per il volontariato in ospedale della nostra Fondazione e quelli delle Associazioni partner guideranno i volontari o aspiranti tali che desiderino sperimentarsi nel volontariato in ospedale con bambini e adulti con disabilità, alla scoperta di questa particolare e preziosa forma di volontariato».

Durante i tre incontri – il primo dei quali si è tenuto l’8 novembre, mentre il secondo, come detto, è in programma per domani, 22 novembre, e il terzo il 5 dicembresi parlerà di: organizzazione dell’ospedale e figure di riferimento; ruolo dei volontari in ospedale (norme, sicurezza, privacy); disabilità in ospedale; relazione d’aiuto e competenze relazionali e di comunicazione con la persona con disabilità, con i familiari, gli accompagnatori, il personale sanitario e tecnico; informazioni socio-assistenziali e giuridiche inerenti i temi di tutela legale, amministrazione di sostegno, consenso informato.

Ma non è tutto: nella primavera del prossimo anno, infatti (esattamente il 16 e 30 maggio), il percorso di formazione proseguirà con un corso avanzato, dedicato a volontari che abbiano già frequentato il primo corso Volontariato in ospedale con pazienti con disabilità intellettiva e neuromotoria o che siano già operativi in àmbito ospedaliero e che vogliano approfondire le dinamiche della relazione ospedaliera con bambini e adulti con disabilità. (S.B.)

Suggeriamo ai Lettori (a questo link) anche la lettura della prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale, presentata dalla Cooperativa Spes contra Spem nel 2013.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@fmc-onlus.org(Francesca Naboni).

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