Futuri lavoratori con sindrome di Down che si presentano nei territori

Roma, Avezzano, Caserta, Grosseto, Potenza, Frosinone, Brindisi, Oristano e sabato scorso Belluno: una serie di incontri di questi giorni accendono l’attenzione dei vari territori su due progetti paralleli lanciati nei mesi scorsi dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), che puntano a creare lavoro per le persone con sindrome di Down, attraverso la formazione di operatori specializzati, aumentando contemporaneamente la consapevolezza delle stesse persone con sindrome di Down sulle proprie potenzialità, nonché sensibilizzando le aziende e le imprese

Ragazza con sindrome di Down al lavoro in un bar

Una giovane con sindrome di Down impegnata alla macchina da caffè di un bar

In queste settimane entrano nel vivo dei vari territori due progetti paralleli lanciati nei mesi scorsi dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e già ampiamente presentati sulle nostre pagine (a questo e a questo link), che puntano a creare lavoro per le persone con sindrome di Down, attraverso la formazione di operatori specializzati negli inserimenti lavorativi, aumentando contemporaneamente la consapevolezza delle stesse persone con sindrome di Down sulle proprie potenzialità, nonché sensibilizzando le aziende e le imprese.

Si tratta rispettivamente di Lavoratori con sindrome di Down: da assistiti a contribuenti, che si avvale del supporto economico del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio e che coinvolge 9 operatori, 18 persone con sindrome di Down e le loro famiglie, afferenti a 9 Sezioni dell’AIPD (Belluno, Cosenza, Frosinone, Grosseto, Latina, Oristano, Potenza, Roma e Vulture) di 6 diverse Regioni (Basilicata, Calabria, Lazio, Sardegna, Toscana e Veneto).
Nel dettaglio, l’iniziativa prevede azioni di consulenza, informazione e formazione in presenza (incontri di formazione per familiari; percorsi di orientamento e formazione per giovani con sindrome di Down) e a distanza (tramite corso online e telefono); iniziative di sensibilizzazione del mondo aziendale/istituzionale; monitoraggio e tutoraggio in situazione; avvio di nuovi Servizi di Inserimento Lavorativo (SIL) presso le Sezioni AIPD che ne siano sprovviste.

Di respiro ancora maggiore è Chi trova un lavoro trova un tesoro, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che intende formare e avviare al lavoro 104 giovani e adulti con sindrome di Down, coinvolgendone le famiglie, insieme a 45 operatori e 36 volontari appartenenti a 27 diverse Sezioni dell’AIPD, dislocate in 14 Regioni del nostro Paese (Arezzo, Bari, Belluno, Bergamo, Brindisi, Campobasso, Caserta, Castelli Romani, Catania, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Latina, Livorno, Marsica, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Pisa, Potenza, Roma, San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno, Siracusa, Termini Imerese, Trentino, Venezia-Mestre e Viterbo).
Sono tre i percorsi previsti, strutturati in base alle diverse età ed esigenze dei partecipanti con sindrome di Down. Si tratta rispettivamente di Verso il lavoro, che vedrà 54 giovanissimi coinvolti in un percorso intensivo di educazione all’autonomia con incontri locali, week end e vacanze; di Imparare a lavorare, con 32 giovani adulti che potranno avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso percorsi di orientamento e stage/tirocini nelle proprie città, in altre o all’estero; e Imparare un lavoro, al centro del quale vi saranno 18 adulti già sottoposti ad azioni di orientamento nell’àmbito di precedenti iniziative e pertanto “pronti” in termini di capacità e consapevolezza, che verranno inseriti nel mercato del lavoro tramite tirocini finalizzati all’assunzione.

Come dicevamo, dunque, in questi giorni numerose Sezioni AIPD coinvolte sono impegnate in pubbliche presentazioni delle attività finora svolte nell’àmbito dei due progetti. È accaduto il 24 novembre a Belluno (Chi trova un lavoro trova un tesoro), oggi, 26 novembre, a Roma (entrambi i progetti), domani, 27 novembre, ad Avezzano (AIPD della Marsica, Chi trova un lavoro trova un tesoro), mercoledì 28 a Caserta (Chi trova un lavoro trova un tesoro), a Grosseto (Lavoratori con sindrome di Down: da assistiti a contribuenti) e a Potenza (entrambi i progetti), venerdì 30 a Frosinone (Lavoratori con sindrome di Down: da assistiti a contribuenti), Brindisi (Chi trova un lavoro trova un tesoro) e Oristano (entrambi i progetti).

Nelle varie città in cui si svolgono gli incontri, sono stati invitati rappresentanti istituzionali locali, così come accadrà il 28 a Caserta, ove l’invito, secondo quanto riferisce Daniele Romano, coordinatore della Sezione AIPD, è stato rivolto agli assessori della Regione Campania Sonia Palmeri (Lavoro e Risorse Umane) e Chiara Marciani (Formazione e Pari Opportunità), oltreché ad Antonio Toscano, referente del Collocamento Mirato di Caserta e a Lorenzo Gentile, responsabile del Centro per l’Impiego di Caserta.
Nello specifico, la Sezione casertana è impegnata nella seconda delle tre linee progettuali di Chi trova un lavoro trova un tesoro, quella denominata Imparare a lavorare, prevedendo percorsi di orientamento al lavoro e tirocini rivolti a quattro gioavni con sindrome di Down.
«Siamo orgogliosi – dichiara in tal senso la presidente Elisabetta Trotta – di essere stati selezionati dall’AIPD Nazionale per far parte di questo importante progetto. Per noi, infatti, il tema del lavoro è uno dei punti cardini del nostro operato e in questi anni ci siamo sempre impegnati a sensibilizzare le aziende e le imprese del nostro territorio sull’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di Down». (S.B.)

Per i dettagli sugli incontri di questi giorni previsti dalle varie Sezioni dell’AIPD, oltreché per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com.

 

Articolo raccolto e  pubblicato in relazione al progetto JobLab – laboratori, percorsi e comunità di pratica per l’occupabilità e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità” (Progetto finanziato ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117. Annualità 2017.)

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo