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Inclusione scolastica: paga il lavoro congiunto tra Ministero e Federazioni

Bimbo con disabilità insieme a un'insegnante di sostegnoPiù che per momenti di celebrazione, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre è stata, per le organizzazioni FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), l’occasione per importanti confronti operativi, tra cui quello con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), nell’àmbito dell’Osservatorio Permanente per l’Inclusione Scolastica.
Quest’ultimo organismo, infatti – previsto e istituito da un Decreto Applicativo (66/17) della Legge 107/15 (cosiddetta La Buona Scuola) – è un luogo importante per l’elaborazione e la condivisione di analisi, monitoraggi e azioni su un tema tanto rilevante per i bambini, le bambine, gli alunni e le alunne con disabilità. «Ed è un luogo – si legge in una nota congiunta diffusa da FISH e FAND – praticato con impegno e convinzione anche dalle nostre Federazioni, che sul fronte dell’inclusione scolastica negli ultimi anni hanno cercato sempre posizioni unitarie, mettendo in campo le migliori professionalità ed esperienze. Quella del 3 dicembre, in particolare, è stata una seduta di particolare rilievo, viste le aspettative e le urgenze da noi espresse con maggiore forza negli ultimi mesi, ancor più dopo i disagi variamente segnalati e denunciati all’inizio del nuovo anno scolastico. Sul tavolo, inoltre, vi erano anche attesi provvedimenti in materia di sostegno, di valutazione della condizione di disabilità ed altri impegni discendenti dalla concreta applicazione della normativa di più recente approvazione».

Fra i numerosi aspetti affrontati durante l’incontro, dunque, FISH e FAND hanno accolto con favore il recepimento di alcune proposte già espresse e relative proprio al citato Decreto Legislativo 66/17 (Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità), atto che sarà oggetto di sostanziali rettifiche e modificazioni, presentate dal Ministero.
«Le più importanti – si legge nella nota delle Federazioni – riguardano alcune precisazioni sui Gruppi di Lavoro, non espressamente previsti dalla nuova normativa, ma ritenuti invece essenziali per operare sull’inclusione scolastica. Il loro ruolo verrà confermato ed espresso in sede di modificazione del Decreto 66/17. Al pari, e questo è molto importante per alunni e famiglie, verrà reinserito nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) l’obbligo di indicare espressamente il monte ore di sostegno e di assistenza all’educazione e alla comunicazione. Altri dettagli importanti, anche se forse ancora da raffinare, utili a ridisegnare il sistema e le responsabilità, riguardano ulteriori àmbiti di progettazione e applicazione dei PEI, come ad esempio i GIT (Gruppi per l’Inclusione Territoriale)».

Dal canto loro, le Federazioni, su tutti gli aspetti affrontati, hanno indicato correzioni e aggiustamenti specifici che il Ministero si è dichiarato disponibile a integrare nel prossimo Schema di Disegno di Legge.
Tecnicamente, va detto anche che il Decreto 66/17 dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio prossimo, ma ciò impedirebbe di introdurre le varie modifiche in via di elaborazione. L’ipotesi, quindi, è di prorogarne l’entrata in vigore al mese di settembre del prossimo anno.

A rappresentare il Ministero erano presenti sia il responsabile del Dicastero Marco Bussetti, che il sottosegretario Salvatore Giuliano il quale al termine dell’incontro ha dichiarato: «Sono davvero orgoglioso che, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, siamo riusciti a promuovere un vero e proprio cambio di passo nel campo dell’inclusione scolastica. Abbiamo lavorato, tutti insieme, per modificare i concetti di fondo con cui guardiamo agli alunni con disabilità, abbiamo voluto, concretamente, promuovere la crescita della cultura inclusiva della scuola».
«Siamo soddisfatti – commentano a una voce Vincenzo Falabella e Franco Bettoni, presidenti rispettivamente di FISH e FAND – ma naturalmente manterremo la nostra consueta e vigile attenzione sui dettagli applicativi degli atti successivi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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