Tanti ausili nuovi, personalizzati e a basso costo

Oggetti da cucina, sgabelli e tavolini ad hoc, bici modificate e altro ancora: sono i primi risultati del progetto “Hackability4MOI”, voluto dall’organizzazione Hackability, nata a Torino per sviluppare soluzioni innovative a basso costo che migliorino la vita delle persone con disabilità, lavorando in coprogettazione con le stesse. Nello specifico “Hackability4MOI” è stato realizzato in collaborazione con Enti Istituzionali e altre organizzazioni, coinvolgendo in un lavoro comune ben ottanta, tra creativi, designer, artigiani, studenti del Politecnico, persone con disabilità e caregiver

ANDRacing

ANDRacing è un go-kart realizzato nell’àmbito di Hackability, adattato alle esigenze di un bambino con paralisi cerebrale infantile

Maria, che ha problemi di presa, ha chiesto al suo team di aiutarla a progettare un tagliere per cucinare in sicurezza, un oggetto normalmente venduto a 200 euro che è stato migliorato e realizzato a un costo contenuto.
Anche Francesca ha problemi di presa, e lei si è fatta aiutare a progettare uno strumento che non esisteva: una piccola pressa stampata in 3d per strizzare stracci e spugne.
Salvatore, che ha una distrofia muscolare e un passato da artigiano, ha voluto invece uno sgabello alzabile per fare piccoli lavori in casa.
E ancora,  Gianpaolo, persona con emiparesi, si è cimentato con un nuovo pedale personalizzato e stampato in 3d che gli permette di essere più stabile e coltivare la grande passione per la bicicletta.
Anche Samu, per altro, grazie a una bicicletta modificata, e realizzata tutta con pezzi usati, potrà muoversi in sicurezza, insieme ai genitori, mentre Edoardo, sfruttando un tavolino costruito ad hoc, potrà mangiare liberamente dalla sua sedia a rotelle e Giulia, con un portabimbo prototipale, sempre da una sedia a rotelle, potrà prendersi cura del suo bebè, quando verrà.

Tanti piccoli, grandi sogni? No, tutte realtà, ovvero i primi risultati di Hackability4MOI, “maratona di coprogettazione” volta a realizzare soluzioni di accessibilità degli spazi e in favore dell’autonomia per le persone con disabilità, residenti nella zona tra gli Ex Mercati Generali e il Lingotto di Torino.
Ci eravamo già occupati qualche mese fa di questa iniziativa, parlando di Hackability, organizzazione non profit nata qualche anno fa, con l’obiettivo, appunto, di progettare e sviluppare soluzioni innovative a basso costo, utili a migliorare la vita quotidiana delle persone con disabilità, facendo incontrare le competenze di designer, creativi e artigiani digitali, con i bisogni – e anche l’inventiva – delle stesse persone con disabilità, lavorando insieme su ausili nuovi e personalizzati, tramite la cosiddetta Digital Fabrication (letteralmente “fabbricazione digitale”), la coprogettazione, l’uso di stampanti 3D.

Concentrandosi dunque su una zona specifica di Torino, si è arrivati al progetto Hackability4MOI, realizzato con il contributo della Città di Torino, nell’àmbito del Progetto AxTO azione 3.03 e la collaborazione del Politecnico di Torino, dell’ATC del Piemonte Centrale (Agenzia Territoriale per la Casa), della CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà), della Fondazione Paideia, dell`Area Disabili della Circoscrizione 8 del capoluogo piemontese e dell’Associazione LVIA.
Sono stati ben ottanta, tra creativi, designer, artigiani, studenti del Politecnico, persone con disabilità e caregiver, a lavorare insieme per trovare nuove soluzioni per l’autonomia nella vita quotidiana e i primi risultati sono quelli di cui si è detto, che verranno presto messi a disposizione di tutti, in libera consultazione, nella piattaforma dedicata (a questo link), in modo tale che chiunque possa scaricare, duplicare o migliorare le soluzioni proposte.

«Per la nostra città – dichiara Paola Pisano, assessora all’Innovazione della Città di Torino – è importante sostenere un progetto come Hackability attraverso la misura di AxTo dedicata all’innovazione sociale, e dare la possibilità di testare soluzioni co-progettate da persone con disabilità, per migliorarne la vita quotidiana, coniugando inclusione e innovazione in un’area periferica della città».

Da ricordare, in conclusione, che dopo una fase di monitoraggio, verrà tra l’altro consegnata all’ATC del Piemonte Centrale, una rampa montabile dal costo molto contenuto, che permetterà a chi si muove in carrozzina – com’è nell’auspicio degli ideatori – di superare dislivelli in autonomia. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Elena Menin (rmenin@hotmail.it).

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