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Con la tecnologia la riabilitazione diventa un gioco spaziale

AstroLab: "La finestra sullo spazio"

“La finestra sullo spazio” è uno degli ambienti che compongono il laboratorio di riabilitazione hi-tech AstroLab, che verrà inaugurato il 30 settembre a Bosisio Parini (Lecco)

«In Italia – sottolineano dall’Associazione La Nostra Famiglia – i giovani con difficoltà motorie e/o cognitive sono centinaia di migliaia, per conseguenze di traumi invalidanti, come ad esempio un incidente stradale, per malattie gravi, come i tumori cerebrali, per patologie che vanno diffondendosi, come l’autismo, o anche per disabilità presenti fin dalla nascita»: è proprio per la riabilitazione e per la ricerca di nuovi trattamenti rivolti a queste persone, che il Polo di Bosisio Parini (Lecco) dell’IRCCS Medea-La Nostra Famiglia inaugurerà il 30 settembre prossimo AstroLab, laboratorio di riabilitazione hi-tech per bambini e ragazzi.

«La riabilitazione dei pazienti in età pediatrica – dichiara Maria Teresa Bassi, direttore scientifico dell’IRCCS Medea – è un settore su cui vengono fatti pochi investimenti. Oggi, infatti, i programmi di ricerca sono prevalentemente focalizzati sull’anziano e le aziende non sviluppano tecnologie, perché questo segmento di mercato è troppo piccolo. L’apertura di un laboratorio di riabilitazione hi-tech per bambini e ragazzi è una grande sfida, sociale, etica ed economica».

Si tratterà in sostanza di 475 metri quadrati, sei locali dedicati ad ospitare le attrezzature per la ricerca e la riabilitazione, un locale per la stampa 3D, quattro studi per una decina di ricercatori ingegneri. Fatto fondamentale, AstroLab sarà un laboratorio di ricerca e di cura che metterà a disposizione dei piccoli pazienti vari spazi terapeutici dove le attività riabilitative assumeranno la forma di un gioco, grazie a tecnologie all’avanguardia e ad ambienti dall’aspetto futuristico. Saranno ambienti con nomi e scenografie suggestive, ispirati allo spazio e alla tecnologia (se ne vedano le caratteristiche nel box in calce).

«La realtà virtuale e la robotica – sottolinea Gianluigi Reni, ingegnere responsabile della ricerca in tecnologie applicate dell’IRCCS Medea – permettono di proporre esercizi per facilitare il controllo del movimento, l’equilibrio, la postura, il reclutamento muscolare, l’attenzione, la memoria, la coordinazione oculo-motoria, l’organizzazione visuo-spaziale e così via. Inoltre, le ricerche degli ultimi anni dimostrano che tali esercizi sono efficaci, migliorano le funzioni cognitive e motorie e probabilmente rimodellano perfino il nostro sistema neuronale».

All’inaugurazione di AstroLab, nel pomeriggio del 30 settembre (ore 16.30), interverranno Giovanni Leonardi, direttore della Ricerca e Innovazione nel Ministero della Salute; Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione Lombardia; Marco Rasconi, in rappresentanza della Fondazione Cariplo; Vico Valassi, presidente di Univerlecco; Nicola Vitiello dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna.
Per La Nostra Famiglia saranno presenti la presidente Luisa Minoli e il direttore sanitario Massimo Molteni, mentre per l’IRCCS Medea parteciperanno i già citati Maria Teresa Bassi e Gianluigi Reni e la fisiatra Elena Beretta.

L’iniziativa, va ricordato in conclusione, è stata realizzata con il contributo del Ministero della Salute e grazie al sostegno di EMPATIA@Lecco, progetto emblematico per la Provincia di Lecco di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia sul tema della riabilitazione, coordinato da Univerlecco. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Cristina Trombetti, Angela Erma (ufficio.stampa@lanostrafamiglia.it).

Gli ambienti di AstroLab
L’antro magico: laboratorio di realtà virtuale immersiva e di analisi del movimento in tempo reale. Qui i giovani pazienti si trovano immersi in un locale che si trasforma via via in un bosco, un lago, una montagna innevata, un labirinto, un parco giochi, o in qualunque scenario sviluppato dal team dei ricercatori.
L’officina dei robot: laboratorio di robotica dotato di ampia strumentazione per la riabilitazione della mano, del polso, dell’arto superiore e dell’arto inferiore, dove gli esercizi assumono la dimensione di un videogioco, durante il quale paziente e macchina camminano insieme su un sentiero, spostano utensili, prendono oggetti.
La camera della tuta spaziale: laboratorio di stampa 3D, attrezzato con sistema di scansione a infrarossi, stampanti 3D di diversa velocità e volumetria, software CAD-CAM specifici per ortoprotesisti, che permettono di produrre corsetti, splint, tutori e oggettistica per il supporto dell’autonomia personale, con un processo rapido, non invasivo e completamente personalizzato.
La finestra sullo spazio: laboratorio di stimolazione multisensoriale immersiva dove vengono proiettati a pavimento o a parete scenari di stimolo e interazione, mentre sensori di movimento rilevano le azioni dei giovani pazienti.
La passeggiata spaziale: laboratorio di analisi del cammino che permette di studiare in modo quantitativo le modalità di cammino dei giovani pazienti.
Le costellazioni stellari: laboratorio di pletismografia optoelettronica per lo studio preciso e non invasivo delle variazioni del volume polmonare respiro per respiro.
Le sale del reattore: laboratorio di bioingegneria, luogo di lavoro di ricercatori ingegneri che, in sinergia con medici, terapisti e psicologi, sviluppano nuovi scenari terapeutici e nuove tecnologie riabilitative per il continuo miglioramento dei trattamenti proposti ai giovani pazienti.

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