La terapia occupazionale: essere, fare, diventare secondo le proprie aspettative

«I terapisti occupazionali giocano un ruolo importante nell’aiutare le persone di tutte le età a superare gli effetti delle disabilità causate da malattie, invecchiamento e incidenti, o delle inabilità temporanee e permanenti, nell’educazione alla famiglia e nell’adattamento dell’ambiente di vita»: si partirà da tale assunto di base, durante il convegno “Il terapista occupazionale: competenze e qualità al servizio del cittadino”, organizzato dall’AITO (Associazione Italiana Terapisti Occupazionali) per il 26 ottobre a Terni, in occasione della Giornata Mondiale della Terapia Occupazionale

Terapista occupazionale, bimba con disabilità motoria e forbici ergonomiche

Una terapista occupazionale insieme a una bimba con difficoltà motorie, alle prese con delle forbici ergonomiche

«I terapisti occupazionali – spiega Gabriella Casu dell’Ufficio di Presidenza dell’AITO (Associazione Italiana Terapisti Occupazionali) – giocano un ruolo importante nell’aiutare le persone di tutte le età al fine di superare gli effetti delle disabilità causate dalla malattia, dall’invecchiamento, dagli incidenti, dalle inabilità temporanee e permanenti, nell’educazione alla famiglia e nell’adattamento dell’ambiente di vita».
Si partirà da tale assunto di base, durante il convegno intitolato Il terapista occupazionale: competenze e qualità al servizio del cittadino, organizzato dalla stessa AITO per il 26 ottobre all’Hotel Valentino di Terni, in occasione della Giornata Mondiale della Terapia Occupazionale, promossa dalla WFOT, la Federazione Mondiale dei Terapisti Occupazionali, e dedicata quest’anno al tema Improving World Health and Wellbeing (“Migliorare la salute e il benessere nel mondo”).
Obiettivo dell’appuntamento umbro sarà segnatamente quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo della professione riabilitativa nella promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale delle persone.

«Parleremo di terapia occupazionale – spiega ancora Casu – tenendo conto dei moderni concetti di competenza e qualità al servizio del cittadino; discuteremo inoltre di medicina narrativa con la semiologa Francesca Pierotti e di riabilitazione comunitaria con il fisiatra esperto di tale settore Germano Pestelli, non tralasciando uno sguardo al territorio, per comprendere la diffusione della professione negli ultimi anni e le esperienze del cittadino. In tal senso ricordo che la terapia occupazionale a Terni è presente nei Servizi di Riabilitazione Intensiva e Territoriale e nel Centro Ausili dell’USL Umbria 2, mentre a Perugia si trova presso il Centro Ausili dell’USL Umbria1».

Il convegno del 26 ottobre – del quale Michele Senatore, presidente dell’AITO, è responsabile scientifico – si avvarrà del patrocinio dal Ministero della Salute, dei Comuni di Terni e Narni, delle USL Umbria 1 e 2, della FNO TSRM PSTRP (Federazione nazionale Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione) e dell’Ordine TSRM PSTRP di Perugia e Terni, oltreché della SIRN (Società Italiana di Riabilitazione Neurologica), della SIMEN (Società Italiana di Medicina Narrativa), del GLIC (Gruppo di Lavoro Interregionale Centri Ausili Elettronici Informatici per Disabili) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Per quest’ultima Federazione parteciperà in veste di relatore il vicepresidente della FISH Umbria Andrea Tonucci, che interverrà sul tema Il diritto al progetto di vita: la terapia occupazionale, una risorsa per essere, fare e diventare secondo le proprie aspettative, insieme a Tommaso Strinati, delegato provinciale del CIP Umbria (Comitato Italiano Paralimpico).
L’incontro è accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie e le specializzazioni mediche, ma è aperto a tutta la cittadinanza, fino a un massimo di cento partecipanti.

Introdotta nel nostro Paese dal Decreto Ministeriale 136/97 (Regolamento concernente la individuazione della figura e relativo profilo professionale del terapista occupazionale), la professione di terapista occupazionale va riferita a una figura, sottolinea Casu «che favorisce la partecipazione alle attività di vita quotidiana, all’area della cura del sé, della produttivà e del tempo libero, adoperandosi per far sì che la persona riesca in ciò che vuole fare, abbia bisogno di fare o ci si aspetta che faccia, ma che non può fare, non fa o non è soddisfatta del modo in cui la fa. Per esercitare, anche i terapisti occupazionali, oltre ad essere abilitati al termine del percorso di studi universitario, devono essere iscritti al proprio Albo di riferimento e durante il convegno di Terni, per spiegare meglio il passaggio “dall’Ordine al Cittadino” saranno presenti, per un saluto, Massimo Angelini, presidente dell’Ordine TSRM PSTRP di Perugia e Terni e Antonio Bortone, presidente del CONAPS (Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie). E voglio anche ricordare che ogni cittadino ha la possibilità di verificare se il proprio professionista sanitario è iscritto all’albo con una semplice ricerca nel web (a questo link)». (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del convegno del 26 ottobre a Terni. A quest’altro link si può trovare vario materiale divulgativo sulla terapia occupazionale prodotto dall’AITO. Per ulteriori informazioni: ufficiopresidenza@aito.it.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo