Capolavori del cinema italiano finalmente accessibili a tutti

Restauro e digitalizzazione di grandi opere del cinema italiano, resa accessibile alle persone con disabilità sensoriali, cognitive e intellettive, nonché alfabetizzazione al cinema delle giovani generazioni: sono le caratteristiche dell’importante collaborazione avviata tra la Cineteca Nazionale di Roma e il progetto di autonomia culturale promosso dall’Associazione +Cultura Accessibile-Cinemanchìo, che domani, 7 novembre, a Parma, nell’àmbito del “Parma Film Festival”, vivrà una nuova tappa, con la proiezione accessibile a tutti del celebre film di Francesco Rosi “Le mani sulla città”

Sala di cinemaNel mese di maggio scorso, come avevamo riferito a suo tempo, una proiezione del celebre film di Francesco Rosi Le mani sulla città in versione restaurata si era avuta a Torino, a concludere il 4° Corso Formativo per il Cinema Accessibile (del quale presenteremo presto anche la quinta edizione), organizzato dall’Associazione +Cultura Accessibile-Cinemanchìo, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte.
Ed erano stati gli stessi iscritti a quel corso a realizzare la resa accessibile del film, pur trattandosi, come avevamo scritto, solamente di un primo passo dell’importante collaborazione tra +Cultura Accessibile-Cinemanchìo e la Cineteca Nazionale di Roma, essendo l’obiettivo finale quello di rendere accessibili numerose opere restaurate, da riproporre in una circuitazione nazionale aperta anche a tutti coloro che hanno disabilità sensoriali, cognitive e intellettive, tramite la sottotitolazione e l’audiodescrizione. «Tutti titoli – sottolineano i promotori dell’iniziativa – che non sono soltanto capisaldi della nostra cinematografia, ma centrati su tematiche che, una volta attualizzate, possono consentire di riconoscere nel cinema uno strumento di formazione sociale e civile».

A tal proposito va ricordato che l’accordo con la Cineteca Nazionale di Roma è strettamente connesso al progetto Film Social Lab, che ha come scopo l’alfabetizzazione al cinema delle giovani generazioni e nell’àmbito del quale vengono promosse proiezioni aperte alle scuole, con l’intervento di professionisti del cinema e di figure coinvolte nelle specifiche tematiche, che accompagnano i giovani studenti in un lavoro di approfondimento e conoscenza della cultura cinematografica e storica.
Insieme a Le mani sulla città del 1963, che introduce gli studenti ai temi della corruzione e della speculazione edilizia e più in generale all’uso che l’uomo fa del territorio (se ne legga anche nel box in calce), altri titoli selezionati per questo percorso sono Una giornata particolare di Ettore Scola (1977), che tratta un tema delicato come la relazione di coppia e l’omosessualità, immergendolo nel contesto della Roma fascista, e La notte di San Lorenzo di Paolo e Vittorio Taviani (1982), grande affresco della Resistenza vissuta dalla gente comune.

Un nuovo momento di grande visibilità per questa preziosa operazione culturale si avrà dunque nel pomeriggio di domani, 7 novembre, nell’àmbito del Parma Film Festival, quando al Cinema Astra della città emiliana (Piazza Alessandro Volta, 3, ore 17, ingresso libero), si potrà ancora vedere Le mani sulla città, all’insegna di una proiezione del tutto accessibile, grazie appunto alla sottotitolazione integrata e all’audiodescrizione (scaricabile da MovieReading) e fruibile tramite le cuffie del proprio cellulare. (S.B.)

Si consiglia di scaricare la app da MovieReading prima dell’ingresso in  sala al Cinema Astra di Parma. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@cinemanchio.it.

Le mani sulla città
Film del 1963 di Francesco Rosi, ha ottenuto il Leone per il Miglior Classico Restaurato alla 71^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia del 2014.
Si tratta di un vero capolavoro del cinema politico italiano, forse l’opera che meglio di ogni altra ha saputo raccontare sul nascere l’intreccio tra politica e affari e lo scempio delle nostre città.
In un’intervista rilasciata in occasione della pubblicazione del DVD, Francesco Rosi raccontò: «Che cosa dice il film? Mostra tutti i trucchi, tutte le malversazioni, tutti gli inganni che certa politica poteva mettere in campo. Oggi in Italia queste pratiche le conosciamo fin troppo, ma cinquant’anni fa erano delle tragiche novità. E come abbiamo fatto per raccontarle? Siamo entrati in un Consiglio Comunale, siamo andati in giro per Napoli: abbiamo filmato quello che vedevamo».
Grazie oggi al restauro del film, si può nuovamente ammirare sul grande schermo la splendida fotografia di Gianni Di Venanzo, fatta di chiaroscuri da film noir.

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