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Disabilità intellettive e diritti delle persone con autonomie limitate o nulle

Ragazza con disabilità intellettiva insieme alla madre

Una ragazza con disabilità intellettiva insieme alla madre

È stato il Tavolo della Disabilità – organismo permanente composto da Associazioni, dal CISSA di Pianezza (Consorzio Intercomunale di Servizi Socio Assistenziali), dall’ASL TO 3, dagli Enti Locali e dalle Cooperative Sociali – in collaborazione con il CSA (Coordinamento Sanità e Assistenza fra i Movimenti di Base di Torino) e la Fondazione Promozione Sociale, a organizzare per la mattinata di domani, 8 novembre, al Cinema Multisala Lumière di Pianezza (Torino), l’importante convegno intitolato Disabilità intellettiva e/o autismo. Le esigenze e i diritti delle persone con autonomie molto limitate o nulle. Il ruolo delle Istituzioni per garantire i servizi sanitari e socio-sanitari territoriali.
L’incontro rientra nell’àmbito del programma voluto per festeggiare i trent’anni di attività dell’Associazione GRH di Druento (Genitori di Ragazzi con Handicap), sempre in provincia di Torino, impegnata negli anni ad ottenere dalle Istituzioni locali e regionali del Piemonte, insieme al CSA, i servizi cui hanno diritto le persone con disabilità intellettiva, con particolare attenzione a coloro che, a causa della grave limitazione della propria autonomia, che in molti casi è nulla, non sono inseribili al lavoro in attività produttive.

«L’obiettivo – spiegano i promotori del convegno – è di mettere in luce gli importanti risultati ottenuti in questo àmbito, con un focus sui servizi territoriali domiciliari, semi-residenziali e residenziali e sull’importanza del progetto individualizzato, che dev’essere mirato sulle esigenze specifiche di ogni singola persona e in collaborazione con i suoi familiari. In secondo luogo, vogliamo fare emergere le richieste delle famiglie e individuare le azioni da intraprendere a livello locale, regionale e nazionale, per ottenere le prestazioni alle quali hanno diritto le persone con disabilità e autismo in base alla normativa nazionale e regionale, in àmbito sanitario e socio-sanitario. In tal senso, l’auspicio è che l’esperienza del Distretto dell’ASL T03 di Venaria e del CISSA di Pianezza, insieme al ruolo svolto dai Sindaci, dalle Associazioni e dalle Cooperative Sociali di questo territorio possano essere uno stimolo da cui partire, per rafforzare i servizi sanitari e socio-sanitari in tutti i territori del Piemonte, nel rispetto delle esigenze e dei diritti delle persone con disabilità intellettiva e/o autismo con limitatissima o nulla autonomia».

Per parlare diffusamente di questo, è prevista una tavola rotonda con le Istituzioni tenute a garantire le prestazioni sanitarie previste dalla Legge 833/78 (istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale) e dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Socio-Sanitaria), alla quale sono stati invitati l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte (Luigi Genesio Icardi), in quanto titolare e responsabile del diritto alla tutela della salute e quindi del diritto alle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie; i Sindaci (nello specifico Antonio Castello, sindaco di Pianezza e Carlo Vietti, sindaco di Druento), poiché il Comune è l’Istituzione più vicina ai cittadini e i Sindaci stessi sono le massime autorità per la tutela della salute in àmbito comunale; il Vicepresidente della IV Commissione del Consiglio Regionale Piemontese (Domenico Rossi), organismo che dovrebbe svolgere il ruolo di “vigilanza” nei confronti della Giunta Regionale, affinché siano rispettati i diritti delle persone con disabilità non in grado di difendersi autonomamente; una Senatrice (Elisa Pirro, componente della Commissione Bilancio del Senato), che può avanzare proposte in Parlamento per ottenere nuovi diritti esigibili al domicilio e stanziamenti adeguati ai bisogni per le prestazioni LEA.

«In tale sede – sottolineano dal Tavolo Permanente della Disabilità – ci proponiamo pertanto di diffondere gli aspetti positivi di recenti provvedimenti ottenuti dall’Assessorato alla Sanità Regionale, esponendo altresì proposte utili a superare le criticità che permangono, quali ad esempio le liste d’attesa, l’accesso alla prestazione che in molte realtà territoriali è condizionato dall’ISEE (Indicatore della Situazione Economica equivalente), l’accreditamento di strutture residenziali che ripropongono il vecchio istituto, la carenza degli interventi domiciliari, con la richiesta, laddove necessario, di modifiche al quadro normativo (nazionale e regionale), per ottenere la piena esigibilità delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie indispensabili alle persone con disabilità a cui si rivolge il convegno, sulla base del progetto individualizzato previsto dalla normativa vigente». (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del convegno dell’8 novembre a Pianezza (Torino). Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@fondazionepromozionesociale.it.

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