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Un percorso formativo rivolto ai dirigenti scolastici

Realizzazione grafica dedicata alla dislessia

Una realizzazione grafica dedicata a un ragazzo con dislessia

Sono aperte fino al 3 dicembre le iscrizioni online al percorso formativo gratuito e-learning (“teleapprendimento”) denominato Governare i processi formativi: inclusione e qualità dell’offerta formativa e riservato ai dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado. A promuoverlo è stata l’AID, l’Associazione Italiana Dislessia “veterana” di questo genere di iniziative.
Accessibile su piattaforma online dal 5 dicembre al 30 aprile del prossimo anno, il corso – della durata complessiva di quaranta ore, articolato su cinque moduli – punta a favorire una cultura organizzativa che realizzi una comunità scolastica inclusiva, nel supportare il lavoro quotidiano dei dirigenti scolastici, offrendo chiavi di lettura della normativa e soluzioni pratiche efficaci.
L’esclusiva destinazione ai dirigenti scolastici è motivata dal senso stesso dell’iniziativa, che guarda a queste figure ritenute di riferimento non solo nel perseguire obiettivi di efficienza, efficacia e produttività, ma anche sul piano educativo, attraverso la valorizzazione delle risorse umane e della formazione degli allievi, nel trasformare le competenze di ciascuno in patrimonio collettivo. (S.B.)

A questo link è disponibile il programma completo del corso e la presentazione dei formatori. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: amorabito@lifecommunication.agency (Anna Morabito); comunicazione@aiditalia.org (Gabriele Brinchilin).

La dislessia e gli altri DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)
Il più diffuso DSA (disturbo specifico di apprendimento) è la dislessia, cioè il disturbo specifico della lettura, che si manifesta e si evolve in concomitanza dell’inizio dell’attività scolastica, quando emergono le prime difficoltà nell’attivare in maniera fluente e senza affaticamento tutte quelle operazioni mentali necessarie per leggere, quali riconoscere le lettere singole, le sillabe e quindi le parole, associandole ai suoni corrispondenti. Frequenza degli errori e lentezza nella decodifica ne sono i tipici aspetti: il bambino può, per esempio, presentare difficoltà nel riconoscere, scambiandoli tra loro, grafemi che differiscono visivamente per piccoli particolari quali: “m” con “n”, “c” con “e”, “f” con “t”, “a” con “e”.
La persona con disortografia, invece, evidenzia la difficoltà a tradurre correttamente le parole in simboli grafici e a confondere il suono delle lettere (per esempio “f/v”, “t/d”, “p/b”, “c/g”, “l/r”).
Un terzo disturbo che impedisce alla persona di esprimersi nella scrittura in modo fluido è la disgrafia, caratterizzata da una grafia spesso illeggibile, da una pressione eccessiva sul foglio e dallo scarso rispetto degli spazi sul foglio.
C’è infine la difficoltà a comprendere simboli numerici e a svolgere calcoli matematici, conosciuta con il nome di discalculia. Stando ai dati, circa il 3% della popolazione studentesca è affetta da tale disturbo, che complica la lettura e la scrittura dei numeri e soprattutto l’elaborazione delle quantità. Gli errori collegati a questa problematica molto spesso non vengono riconosciuti nell’immediato. Diversi, infatti, sono i casi di discalculia erroneamente diagnosticati come dislessia.

L’AID (Associazione Italiana Dislessia)
È nata con la volontà di fare crescere la consapevolezza e la sensibilità verso il disturbo della dislessia evolutiva, che in Italia si stima interessi circa 2 milioni di persone.
Conta oltre 18.000 soci e 98 Sezioni attive su tutto il territorio nazionale.
Lavora per approfondire la conoscenza dei DSA e per promuovere la ricerca, accrescere gli strumenti e migliorare le metodologie nella scuola, affrontare e risolvere le problematiche sociali legate ai DSA stessi.
È aperta ai genitori e ai familiari di bambini dislessici, ai dislessici adulti, agli insegnanti e ai tecnici (logopedisti, psicologi, medici).

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