Serve una nuova Europa più sociale e più sostenibile

«È fondamentale che si ricostituisca al Parlamento Europeo l’Inter-gruppo Economia Sociale e Terzo Settore, strumento politico che può giocare un ruolo importantissimo per costruire davvero una nuova Europa più sociale e più sostenibile»: è questo l’appello rivolto agli Eurodeputati da Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, in occasione di un evento al Parlamento Europeo di Bruxelles, durante il quale si è data ampia visibilità ai risultati di politiche efficaci sperimentate nel nostro Paese, basate sullo stretto rapporto tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore

Elaborazione grafica sul tema di un'Europa più sociale e più sostenibile

Un’elaborazione grafica sul tema di un’Europa più sociale e più sostenibile

«È fondamentale che si ricostituisca al Parlamento Europeo l’Inter-gruppo Economia Sociale e Terzo Settore, uno strumento politico che può giocare un ruolo importantissimo per costruire davvero una nuova Europa più sociale e più sostenibile»: è questo l’appello rivolto agli Eurodeputati da Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – organismo cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – in occasione di un evento promosso al Parlamento Europeo di Bruxelles dalla Rete di Associazioni Europee Social Economy Europe.

In realtà, per regolamento, un Inter-gruppo Europeo può essere formato con il parere favorevole di almeno tre diverse forze politiche, «numeri sui quali possiamo già contare – dichiara Fiaschi – e tuttavia potrebbero non essere sufficienti se la proposta di formazione di questo Inter-gruppo, già presente nella scorsa Legislatura Europea, non risultasse fra le più votate. Ecco perché abbiamo voluto rivolgere un forte appello al Parlamento Europeo, attraverso il racconto di un’esperienza tutta italiana, concreta e unica in Europa per radicamento e biodiversità. L’incontro di Bruxelles, infatti, è stato l’occasione per condividere i risultati di politiche efficaci e sperimentate nel nostro Paese che hanno fatto perno su un’economia sociale basata sullo stretto rapporto tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore, mediante il quale creare misure di sostegno e sviluppo delle comunità. Si pensi in tal senso a strumenti collaborativi come la co-programmazione e la co-progettazione che hanno permesso a numerose Amministrazioni Pubbliche di ridefinire i propri servizi sui territori grazie alla stretta collaborazione con il Terzo Settore. E i risultati positivi sono evidenti in tema di sostenibilità ambientale e soddisfazione dei cittadini coinvolti nei nuovi processi decisionali dell’Ente Pubblico. Un sistema che è stato poi normato dalla stessa Riforma del Terzo Settore [Legge 106/16, N.d.R.]».

«Per questo motivo – conclude la Portavoce del Forum – è importante che l’Italia, con questo bagaglio di esperienza, sia partecipe, non in modo solo formale, alla costruzione di una nuova Europa. Auspichiamo quindi che siano in primis gli Europarlamentari italiani a farsi promotori della formazione e riconferma di questo Inter-gruppo, che rappresenta un’importante opportunità per comprendere il nuovo orizzonte di sviluppo di un’Europa capace di raccogliere le sfide del futuro». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).

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