Universitari con disabilità: un rinnovato impegno per il futuro

Valorizzare l’esperienza maturata, gettando al tempo stesso le basi, con i principali attori coinvolti, di un rinnovato impegno per il futuro, nella prospettiva indicata dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: punta a questo il convegno di domani, 6 dicembre, all’Università Roma Tre, con cui si celebrerà, alla presenza del Presidente della Repubblica, il ventennale della Legge 17/99, che ha stabilito una serie di misure a supporto degli studenti universitari con disabilità. Tra i partecipanti all’evento anche la Federazione FISH, rappresentata dal presidente Falabella

Studente laureato con disabilità fotografato di spalle

Tra le numerose ricorrenze di questo 2019, riguardanti la disabilità, non meno importante di altre è il ventennale della Legge 17/99, che integrando e modificando la Legge Quadro 104/92 sulla disabilità, ha stabilito una serie di misure a supporto della frequenza degli studenti ai corsi universitari.
In occasione della prossima Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre, le Università italiane celebreranno tale anniversario alla presenza del Presidente della Repubblica, con il convegno intitolato Università, Disabilità, Inclusione. Vent’anni dalla Legge 17/1999: tra passato e futuro, organizzato per domani, 6 dicembre, presso l’Aula Magna della Scuola di Lettere Filosofie Lingue dell’Università Roma Tre, dallo stesso Ateneo ospitante, insieme alla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e alla CNUDD (Conferenza nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità).

«La Legge 17/99 – spiegano i promotori dell’evento – ha previsto la destinazione specifica di un’apposita quota del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università e l’istituzione del ruolo del Docente Delegato dal Rettore con funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto di tutte le iniziative concernenti l’inclusione degli studenti con disabilità nell’àmbito degli Atenei. Le Università sono tenute inoltre ad erogare servizi specifici, tra i quali l’utilizzo di sussidi tecnici e didattici, l’istituzione di appositi servizi di tutorato specializzato, nonché il trattamento individualizzato per il superamento degli esami. Di fatto, con questa norma si è inteso garantire il diritto allo studio mediante l’accesso ai livelli più elevati di istruzione».

Su questo percorso, dunque, i Delegati dei Rettori alla Disabilità, incontrandosi periodicamente allo scopo di favorire lo scambio di esperienze e di buone prassi di inclusione in atto nelle Università, hanno dato vita sin dal 2001 alla CNUDD, e grazie all’impegno dei componenti di tale organismo, insieme a quello di tanti altri docenti e dirigenti, del personale tecnico amministrativo e di moltissimi studenti, un numero crescente di persone con disabilità ha potuto frequentare e portare a termine gli studi universitari e inserirsi successivamente nel mondo lavorativo e professionale.
L’evento celebrativo del 6 dicembre, dunque, valorizzerà l’esperienza maturata nel corso di questi vent’anni attraverso la voce dei protagonisti, promuovendo al tempo stesso il confronto tra i principali attori coinvolti, con i quali gettare le basi di un rinnovato impegno per il futuro, nella prospettiva indicata dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Rimandando i Lettori al programma completo del convegno (disponibile a questo link), qui segnaliamo soltanto che sul fronte associativo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) sarà rappresentata dal proprio presidente nazionale Vincenzo Falabella.
Parteciperanno inoltre anche Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione di Vita delle Persone con Disabilità e Nazaro Pagano, presidente nazionale della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità). (S.B.)

A questo link sono disponibili tutte le informazioni e gli approfondimenti sul convegno del 6 dicembre a Roma, Università, Disabilità, Inclusione. Vent’anni dalla Legge 17/1999: tra passato e futuro.

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