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L’Arte nel Cuore porta in scena il teatro di Scarpetta

Alcuni componenti dell'Accademia L'Arte nel Cuore

Alcuni componenti dell’Accademia L’Arte nel Cuore

«Se un giovane con disabilità vuole fare teatro, cinema o sperimentarsi solo per curiosità in questo mondo così affascinante, cosa può fare? L’Arte nel Cuore è nata per colmare questa lacuna, senza barriere né limitazioni»: era partita nel 2005, basandosi su questi concetti – ovvero sul messaggio-chiave «dove c’è talento non esistono barriere» – l’Accademia L’Arte nel Cuore di Roma, progetto di formazione artistica integrata voluto da Daniela Alleruzzo, di cui ci siamo regolarmente occupati anche nel nostro giornale, raccontando di volta in volta come quel sogno si sia nel corso degli anni pienamente realizzato, coinvolgendo insieme tante persone con e senza disabilità.

Le ultime due “perle” di questo bel progetto sono stati il film Detective per caso e lo spettacolo A qualcuno piace… rock, entrambi presentati con grande successo. Ora è la volta della divertente pièce ’O Scarfalietto (“Lo scaldaletto”) di Eduardo Scarpetta, scritta nel 1881 e ispirata all’opera francese La Boulé di Meilhac e Halévy.

«Siamo la prima Accademia al mondo rivolta a ragazzi con disabilità e “normodotati” – sottolineano dall’Arte nel Cuore – e ancora una volta abbiamo deciso di scommettere sulla sensibilità del pubblico, nel prosieguo di questo importante progetto di integrazione che si chiama: “normalità”. Perché dove c’è talento, non esistono barriere. Chi potrà assistere a questo nuovo spettacolo, infatti, si renderà conto di quanto sia emozionante osservare ognuno degli allievi protagonisti nei diversi ruoli e rimanere colpiti dalla loro bravura e dalla loro forza».

Ha una trama decisamente comica, ’O Scarfalietto, raccontando la storia di due giovani sposi che, a seguito di continui litigi, che vedono coinvolti anche i loro camerieri, decidono di separarsi chiamando in causa i rispettivi avvocati. Da quel momento in poi saranno tanti i personaggi che ruoteranno attorno a loro, fino al momento in cui vi sarà la causa in tribunale, dove potrebbe davvero succedere di tutto.
La regia è di Noemi Giangrande e Daniela Alleruzzo, con l’aiuto regia di Dario Costa, le scenografie di Stefania Savioli e i costumi di Annalisa Di Piero.

Questa rappresentazione sarà al centro di un vero e proprio tour che toccherà alcune fra le principali città italiane, grazie anche al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Le prossime date in programma saranno quelle di domani, 29 novembre, al Teatro dei Colli di Padova e quella del 4 dicembre al Teatro Marconi di Roma. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Andrea Iannuzzi (iannuzzi.press@gmail.com).

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