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Io valgo: disabilità e qualità della vita

Persona con disabilità con la scritta "Io valgo perché sono simpatico"

Immagine realizzata in occasione di una delle precedenti edizioni dell’iniziativa nazionale “Io valgo”, promossa dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Ha preso il via oggi, 3 dicembre, in corrispondenza della Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, l’evento nazionale denominato Io valgo, promosso dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, coinvolgendo numerose città italiane, in Emilia Romagna (Carpi, Cesena, Rimini, Bologna e Forlì),  Piemonte (Cuneo), Sardegna (Sorso), Sicilia (Acireale, Catania, Scicli e Trapani) e Veneto (Carmignano di Brenta, Cittadella).

«Don Benzi – sottolinea Giovanni Paolo Ramonda, presidente dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIIIripeteva che “ognuno vale per gli altri, nonostante la fragilità, in quanto costruttore di vita, destinatario di una missione unica e insostituibile, cittadino attivo e protagonista della storia”. Tramite le nostre Case Famiglia e Cooperative cerchiamo di attuare questa indicazione del nostro fondatore».

Attraverso quindi iniziative all’insegna dello sport, dell’arte e della musica, oltreché con dibattiti e convegni, la Comunità intende dare spazio, in questi giorni, al protagonismo delle persone con disabilità e alle necessarie opportunità di inclusione sociale.
Rimandando i Lettori all’elenco delle varie attività in programma da oggi (a questo link), segnaliamo qui, tra le tante, la tavola rotonda in corso proprio mentre scriviamo alla Sala della Cineteca Rimini, per la quale l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII si è avvalsa della collaborazione della Retecentri Rimini-Riccione e dell’Associazione EducAid.
Il tema dell’incontro è Io valgo, nella qualità della mia vita e vi partecipano Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione di Vita delle Persone con Disabilità, nonché presidente della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) e Yousef Hamdouna, project manager di EducAid, insieme agli esponenti di alcune organizzazioni riminesi, vale a dire Giovanni Sapucci, direttore dell’Asilo Svizzero Ceis, Filippo Borghesi, educatore della Cooperativa Sociale La Fraternità, Sabrina Marchetti, presidente dell’Associazione Crescere Insieme e Sara Bolognesi della Cooperativa Sociale L’Aquilone.
A coordinare i lavori è Andrea Canevaro, professore emerito di Pedagogia Speciale all’Università di Bologna, uno dei “padri” dell’inclusione scolastica nel nostro Paese.
Insieme alla marcia di questa mattina per le vie di Rimini e il coinvolgimento delle scuole, la tavola rotonda rientra nell’àmbito del progetto di EducAid I-CAN, finanziato dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) e realizzato in collaborazione con la RIDS e il centro per l’Autonomia di Roma, che ha portato tra l’altro – come abbiamo riferito anche sulle nostre pagine – alla creazione di un Centro per l’Autonomia delle Persone con Disabilità a Gaza City, in Palestina. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@apg23.org; e sull’incontro di Rimini anche: michela.fabbri@educaid.it.

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