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Un semaforo a misura di tutte le disabilità

I "Miccorobosenior"

I “Miccorobosenior”, ovvero i ragazzi pistoiesi che hanno ideato il “SemaForAll” (“Semaforo per tutti”)

«Abbiamo sperimentato in prima persona un impianto semaforico e ci siamo resi conto di come il tempo per attraversare la strada fosse pensato e calcolato per coloro che avanzano con un passo spedito e deciso, cosa che non sempre è possibile per un non vedente, una persona con disabilità, anziana o in difficoltà: il semaforo pedonale non riconosceva la differenza!».
Lo hanno raccontato al quotidiano «Il Tirreno» otto ragazzi di Pistoia dagli 11 ai 15 anni, i “Miccorobosenior”, che grazie al supporto della Società Silfi, hanno realizzato il progetto SemaForAll, ovvero “Semaforo per tutti”, allo scopo di rendere più agevole e sicuro il semplice gesto di attraversare la strada per le persone con disabilità visiva e più in generale per tutte le persone con disabilità, dando loro più tempo per farlo, in tutta sicurezza.
Ed è con tale iniziativa che si sono presentati una decina di giorni fa a Firenze alle selezioni interregionali della FIRST® LEGO® League, vero e proprio campionato mondiale di scienza e robotica per bambini e ragazzi dai 9 ai 16 anni, chiamati ad effettuare una ricerca di soluzioni innovative su problematiche attuali, con tutti i criteri caratteristici del protocollo scientifico (se ne legga ancor più ampiamente nel box in calce).

«Abbiamo studiato come funziona il centralino di un semaforo – spiegano -, approfondito come arrivano al centralino stesso le chiamate dei pedoni tramite l’apposito pulsante per l’attraversamento, imparato lo schema logico di un impianto standard e apportato una modifica efficace per fare in modo che, quando ad esempio la chiamata arriva da un non vedente, i tempi del verde pedonale si allunghino. E così, grazie al supporto tecnico di Silfi, abbiamo potuto autonomamente programmare e sperimentare l’idea innovativa, un’idea fattibile che potrà rappresentare un aiuto immediato, nata anche dopo un confronto iniziale con l’UICI di Firenze (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con la quale ci siamo spesso confrontati e con cui al termine abbiamo condiviso il progetto, che è stato molto apprezzato, anche per la reale possibilità di una veloce implementazione».

Ebbene, a quanto pare l’idea è stata apprezzata anche da FIRST® LEGO® League, se è vero che, come leggiamo nel sito di tale iniziativa, il SemaForAll dei “Miccorobosenior” si è qualificato alla grande per la finale nazionale della manifestazione. (S.B.)

FIRST® LEGO® League
Si tratta di una sfida mondiale per qualificazioni successive di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni (dalla quarta elementare alla seconda superiore, non obbligatoriamente della stessa classe o istituto) che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, per cercare soluzioni innovative.
La manifestazione richiede ai suoi partecipanti di effettuare una ricerca con tutti i criteri caratteristici del protocollo scientifico su una problematica attuale.
Oltre ad appassionarsi alla scienza divertendosi, i ragazzi acquisiscono conoscenze e competenze utili al loro futuro lavorativo e si avvicinano in modo concreto a potenziali carriere in ambito sociale, scientifico e ingegneristico. Le squadre devono inoltre dimostrare di seguire i valori fondamentali di FIRST® LEGO® League, che richiedono ai ragazzi la capacità di lavorare in gruppo e di rispettare gli altri partecipanti.
L’iniziativa è nata nel 1998 dalla collaborazione tra LEGO® e FIRST® (acronimo dell’Associazione americana For Inspiration and Recognition of Science and Technology, ovvero “Per l’ispirazione e la valorizzazione di Scienza e Tecnologia”).
Per mettere sullo stesso piano concorrenti di età differenti, i promotori hanno pensato di proporre a tutti i partecipanti l’uso esclusivo dei materiali LEGO® Mindstorms per la realizzazione dei robot.
Attualmente sono coinvolte 88 nazioni distribuite sui 5 continenti. Le qualificazioni partono dalle fasi regionali, per proseguire in quella nazionale, che fornisce l’accesso alle manifestazioni internazionali continentali e mondiali.
La Fondazione Museo Civico di Rovereto è stata designata dal 2012 come responsabile per le manifestazioni a livello italiano.

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