Didattica a distanza e disabilità: un’indagine utile e tempestiva

«La didattica a distanza attivata in questo periodo si sta rivelando una sfida difficile per l’inclusione di alunni e alunne con disabilità. Per venire incontro alle difficoltà incontrate e per fornire un supporto davvero utile ai tanti insegnanti e formatori impegnati in questa sfida, stiamo progettando alcuni interventi concreti, per i quali vogliamo innanzitutto raccogliere una serie di dati»: viene presentata così la ricerca promossa dalle Università di Bolzano, Trento e LUMSA di Roma, insieme alla Fondazione Agnelli, basata su un questionario di semplice compilazione

Didattica a distanza«La didattica a distanza attivata per far fronte alla chiusura delle scuole dovuta all’emergenza sociosanitaria in corso si sta rivelando una sfida difficile per l’inclusione di alunni e alunne con disabilità. Ogni giorno, infatti, emergono nuove criticità e nuovi temi, insieme tuttavia a opportunità di miglioramento per la qualità dell’offerta formativa e per il senso di appartenenza alla comunità classe. Per venire incontro alle difficoltà incontrate e per fornire un supporto davvero utile ai tanti insegnanti e formatori impegnati in questa sfida, stiamo progettando alcuni interventi concreti. Questa indagine esplorativa intende raccogliere informazioni per rendere tali azioni più mirate ed efficaci».
Viene presentata così la ricerca promossa dalla Libera Università di Bolzano, dall’Università di Trento, dalla Scuola di Alta Formazione EIS (Educare all’Incontro e alla Solidarietà) dell’Università LUMSA di Roma e dalla Fondazione Agnelli, basata su un semplice questionario, che garantirà naturalmente l’anonimato di coloro che risponderanno.
Un’iniziativa senz’altro utile e tempestiva, oltreché degna della maggior diffusione possibile (S.B.)

Ringraziamo Dario Ianes per la segnalazione.

A questo link è disponibile il questionario su cui si basa l’indagine sulla didattica a distanza.

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