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L’emergenza e i bambini e adolescenti con problematiche neuropsichiatriche

Bambino fotografato di spalleL’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), avvia oggi, 27 aprile, uno studio approvato dal Comitato Etico Pediatrico della Regione Toscana, che coinvolgerà centinaia di famiglie, per valutare limpatto che lemergenza coronavirus ha avuto sui bambini e sugli adolescenti con problematiche neuropsichiatriche, sia sul piano psicologico che sulla possibilità di proseguire almeno in parte le cure.

Covid PS-Impact. Stress familiare e disturbi psicopatologici causati dallemergenza Covid-19 nella popolazione pediatrica con disturbi neuropsichiatrici: lesperienza della pandemia Sars-Cov-2 in Italia: questo il titolo dello studio, che sarà sviluppato d’intesa con i Direttori delle tre Unità Operative Cliniche dell’IRCCS Fondazione Stella Maris – rispettivamente Giovanni Cioni per la Neurologia e Neuroriabilitazione, Filippo Muratori per la Psichiatria e Gabriele Masi per la Psichiatria e Psicofarmacologia – e con tutti gli specialisti che vi lavorano e sarà condotta dai medici in formazione della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Pisa, diretta da Roberta Battini, che ha sede presso lo stesso IRCCS Fondazione Stella Maris.
«L’iniziativa – spiegano dalla struttura toscana – fa parte dell’inchiesta EACD COVID-19 Survey-Families, promossa in questi giorni in più di trenta Paesi dall’EACD (European Academy of Childhood Disability), per comprendere l’impatto a breve e lungo termine del lockdown sui bambini e sui loro familiari rispetto alle loro condizioni di salute fisica, mentale, al loro stato finanziario, alle condizioni generali di vita e alle possibilità di accesso all’istruzione e a trattamenti e/o servizi, oltreché alla disponibilità di determinati tipi di trattamenti/servizi ed alla qualità dei trattamenti/servizi attualmente forniti. Le informazioni, le opinioni e le proposte che le mamme e i papà forniranno saranno preziosissime per conoscere e dare evidenza alla loro situazione, con la fondata speranza che possano tradursi in proposte concrete per migliorare i servizi resi ai bambini e alle loro famiglie».

Lo studio non ha limitazioni geografiche ed è aperto a tutte le famiglie italiane con bambini e ragazzi con disturbi neuropsichiatrici. Per poter fornire il proprio contributo – del quale è quasi superfluo sottolineare l’importanza – bisogna accedere alla pagina web dedicata all’iniziativa (a questo link). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa IRCCS Fondazione Stella Maris (Roberta Rezoalli), r.rezoalli@gmail.com.

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