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Forme alternative alla didattica a distanza per gli alunni romani con disabilità

Assistente all'autonomia e alla comunicazione

Un’assistente all’autonomia e alla comunicazione insieme a due bimbi

È stata sottoscritta nei giorni scorsi un’Intesa tra Sindacati, Centrali Cooperative e Assessori competenti di tutti i Municipi di Roma Capitale (il testo originale ne è disponibile a questo link), allo scopo di garantire e migliorare, in questa “fase 2” dell’emergenza, il sostegno alla didattica e agli interventi educativi degli alunni con disabilità.
Secondo tale accordo, l’assistenza agli alunni con disabilità verrà disciplinata e declinata non solo nella forma già prevista a distanza, ma anche in quella della prestazione a domicilio o mista. Saranno le famiglie a poter scegliere quale delle due forme di intervento attivare, in base alle necessità specifiche di ogni alunno e alla disponibilità del singolo OEPA (Operatore Educativo per l’Autonomia), che effettua il servizio. Il percorso di coprogettazione, inoltre, dovrà essere scelto dalle singole famiglie in condivisione con Municipi, Scuole, Coordinatrici dei Servizi Educativi e Scolastici capitolini, Operatori Educativi per l’Autonomia ed Enti Gestori, in linea con il PEI (Piano Educativo Individualizzato).

«Con l’accordo sottoscritto – ha dichiarato all’ANSA la sindaca di Roma Virginia Raggi – vogliamo dare forte impulso e sostegno all’applicazione sul territorio delle possibilità per i servizi di supporto alla didattica per gli alunni con disabilità effettuati dagli Operatori OEPA».
«Abbiamo voluto consolidare il coordinamento tra le strutture territoriali responsabili dei Servizi, gli Enti Gestori e le Famiglie – ha aggiunto Veronica Mammì, assessora alla Persona, alla Scuola e alla Comunità Solidale di Roma Capitale – nell’interesse primario degli alunni con disabilità e a tutela dei lavoratori».
«Accessibilità, libertà di scelta e condivisione – ha affermato dal canto suo Andrea Venuto, delegato della Sindaca di Roma all’Accessibilità Universalesono le tre “parole d’oro” alla base di questo documento, che è il frutto di un lavoro minuzioso e ritagliato sulle esigenze degli alunni con disabilità». (S.B.)

Ringraziamo Sandro Paramatti per la segnalazione.

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