Aiuta le nostre Associazioni a non scomparire per sempre

«A causa della pandemia e del lockdown, rischiano di essere vanificati in pochi mesi i passi avanti fatti nella costruzione di opportunità, di percorsi di vita autonoma e indipendente e di inserimento lavorativo per le persone con sindrome di Down»: partendo da questo presupposto, il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down dell’11 ottobre prossimo, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata “Aiuta le nostre Associazioni a non scomparire per sempre”

Elaborazione grafica curata dal CoorDown, per la campagna lanciata in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down dell'11 ottobre 2020

L’elaborazione grafica curata dal CoorDown, per la campagna lanciata in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down dell’11 ottobre

«La pandemia da coronavirus – sottolineano dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) – ha colpito duramente la qualità della vita delle persone con sindrome di Down e sta mettendo in crisi la sopravvivenza di decine di Associazioni dal Nord al Sud d’Italia impegnate da anni nell’inclusione e il supporto di migliaia di ragazzi e ragazze e le loro famiglie. In particolare, a pesare per le persone con sindrome di Down nei mesi di lockdown è stata l’esclusione dalla vita attiva, dai percorsi lavorativi, di partecipazione e socialità e dalla scuola. Ad esempio, secondo un’indagine della Fondazione Agnelli, sono rimasti fuori dalla didattica a distanza il 36% degli allievi con disabilità, né la ripartenza dell’anno scolastico sembra avere ha migliorato di granché la situazione. La pandemia, inoltre, ha avuto forti ripercussioni economiche sulle Associazioni che promuovono attività sui territori per l’inclusione nella scuola, nel lavoro e nello sport. Rischiano dunque di essere vanificati in pochi mesi i passi avanti fatti nella costruzione di opportunità, di percorsi di vita autonoma e indipendente e di inserimento lavorativo per le persone con sindrome di Down».
È partendo da questi presupposti che il CoorDown, in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down dell’11 ottobre prossimo ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata Aiuta le nostre Associazioni a non scomparire per sempre, un appello per chiedere il sostegno di tutti nel continuare a difendere i diritti delle persone con sindrome di Down.

«Quella di quest’anno – spiega a tal proposito Antonella Falugiani, presidente del CoorDown – sarà una Giornata Nazionale molto particolare. Tutto ciò che abbiamo costruito fin qui e gli obiettivi che abbiamo perseguito, nella scuola, nel lavoro, nella vita indipendente, nelle autonomie sociali, nello sport, sono improvvisamente cambiati, ribaltati: lottavamo per l’abbattimento delle barriere, per l’inclusione sociale, per favorire conoscenze e relazioni, e adesso ci troviamo a dover insegnare ai nostri figli che solo con il distanziamento sociale ci possiamo, in parte, proteggere dal diffondersi della pandemia. Le differenze si sono acuite e a pagarne le conseguenze sono sempre le persone più fragili. Il distanziamento forzato ha portato gradualmente all’isolamento e in molti casi alla regressione. L’assenza di supporti, di progetti alternativi, di competenze e professionalità rischia di ricadere totalmente sulle spalle delle famiglie e delle associazioni, ed è per questo che occorre investire sulla ripartenza: per non scomparire».

Va anche detto che il consueto appuntamento annuale promosso dal CoorDown per l’11 ottobre vedrà drasticamente ridotto il numero di piazze d’Italia dove i volontari delle Associazioni aderenti al Coordinamento potranno distribuire l’ormai tradizionale “messaggio di cioccolato”, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale, oltre a farsi conoscere e a raccogliere fondi per i progetti d’inclusione sociale.
Le centinaia di volontari, persone con sindrome di Down di ogni età, insieme a genitori, fratelli, sorelle e amici, saranno quindi pienamente mobilitati online, per raccontare come verranno utilizzati i fondi raccolti, spiegare la realtà che vivono e i loro desideri. Il tutto con l’obiettivo di trovare le risorse utili a continuare il loro impegno quotidiano, «oggi più che mai necessario – aggiunge Falugiani – per promuovere la cultura della diversità, lottare contro i pregiudizi, gli stereotipi e le basse aspettative, garantendo opportunità e un futuro sereno a tutte le persone con sindrome di Down». (S.B.)

Per tutte le notizie sulla campagna promossa dal CoorDown, accedere a questa pagina web. Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@coordown.it (Paola Amicucci).

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