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Politiche, piani ed esperienze per città accessibili a tutti

Immagine centrata di persona in carrozzina accompagnata. Sullo sfondo immagine sfuocata di una città

Una possibile immagine-simbolo legata al progetto “Città accessibili a tutti” dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica)

«Le misure di distanziamento fisico e sociale con cui si è reagito alla prima fase dell’emergenza Covid-19, proprio per un’applicazione pressoché generalizzata a territori e popolazioni profondamente diversi, hanno contribuito ad accentuare le disuguaglianze nell’accesso a spazi e servizi da parte delle componenti più fragili della popolazione (anziani, bambini, persone sole e con disabilità, poveri, invisibili, immigrati…). Affrontare le molteplici diseguaglianze che riguardano l’abitare (casa, lavoro, servizi, …) e che l’arresto di pratiche e relazioni interpersonali e sociali imposto dall’emergenza sanitaria ha accresciuto, consente di circoscrivere e di capire meglio le drammatiche condizioni in cui si trovano a vivere fasce sempre più estese di persone».
Così Iginio Rossi, già noto ai Lettori di “Superando.it” quale responsabile del progetto Città accessibili a tutti dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), presenta i contenuti dell’incontro online denominato Superamento delle disuguaglianze. Politiche, piani ed esperienze per città accessibili a tutti, in programma per il pomeriggio del 18 novembre (ore 14.30-18.30), all’interno della manifestazione Urbanpromo. Progetti per il Paese, organizzata essa stessa dall’INU e da Urbit. Anche l’incontro sul Superamento delle disuguaglianze fa riferimento a Città accessibili per tutti.

«Analisi recenti della Banca d’Italia, dell’Istat e anche delle organizzazioni di persone con disabilità – sottolineano a una voce Rossi e Anna Rabbia della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, curatori dell’evento – mostrano stati di fatto e previsioni orientate a una diffusione della povertà e all’inevitabile carenza di adeguate risposte alle domande di casa, lavoro e servizi. Occorre quindi ri-comporre il quadro generale all’interno del quale si devono potere inserire le domande anche inespresse di edilizia residenziale pubblica, di spazi per il lavoro minuto, di servizi (in primis socio-sanitari e assistenziali ed educativi). Coerentemente, occorre ripensare le soluzioni con cui politiche e azioni pubbliche (ma non solo) siano in grado di reagire tempestivamente sia a condizioni di emergenza, sia a cambiamenti strutturali (come quelli indotti dall’acuirsi della crisi economica e dagli scenari di invecchiamento della popolazione urbana)».
«Con l’incontro del 18 novembre – concludono – ci proponiamo dunque di giungere all’individuazione di indirizzi e orientamenti utili alla definizione di priorità, strategie, strumenti, attraverso l’organizzazione di tavoli di confronto composti da rappresentanti di esperienze significative, raggruppati per tematiche tra loro coerenti, avendo cura di mantenerne le differenze di base».

Rimandando i Lettori al programma completo dell’incontro (a questo link), ne segnaliamo qui i titoli dei tre tavoli di lavoro previsto, vale a dire Qualità dell’Edilizia residenziale pubblica, Inclusione dell’abitare e Vitalità e accessibilità (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il programma completo dell’incontro del 18 novembre, all’interno di Urbanpromo. Progetti per il Paese. L’incontro si svolgerà tramite la piattaforma Zoom (per iscriversi accedere a questo link). Per ulteriori informazioni: Iginio Rossi (iginio.rossi@inu.it).

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