La tanto attesa Legge 112/16, nota come “Legge sul Dopo di Noi”, approvata nel 2016 e immediatamente finanziata con fondi dedicati, non ha trovato ancora alcuna applicazione nel Municipio XII di Roma Capitale. Il grande bisogno del territorio, infatti, ha da subito portato ad una notevole adesione delle famiglie di persone con disabilità grave, con la presentazione, fin dal lontano 2018, di oltre ottanta domande in risposta ad Avvisi Comunali, ma nessun progetto è mai partito.
La nostra Consulta ha più volte denunciato, in diverse sedi e a tutti i livelli, questo stato di cose. Le varie giustificazioni addotte – e da ultimo quelle esposte in un’assemblea pubblica della Consulta dei giorni scorsi – sono state tra le più disparate: carenza cronica di personale, avvicendamento continuo di dirigenti, scarsa collaborazione da parte dell’ASL, impreparazione degli assistenti sociali a condurre progetti di tale complessità, direttive non chiare del Dipartimento di Roma Capitale, lungaggini amministrative.
In questi anni, in realtà, abbiamo assistito, per colpevole incapacità del Municipio XII, al tragicomico teatrino del transito dei fondi per il “Dopo di Noi” tra il Municipio e Roma Capitale: transito che si sta riproponendo anche in questo 2020. Una situazione paradossale in cui i fondi sono già ampiamente disponibili e l’Amministrazione Municipale non riesce ad utilizzarli.
Tutto ciò a quattro anni dall’emanazione della Legge, con le famiglie abbandonate a se stesse senza alcuna prospettiva concreta e in una condizione non più sostenibile, resa ancora più drammatica dalla pandemia in corso e dalla situazione nelle strutture RSA/RSD, alla quale questa Legge offrirebbe una valida alternativa.
Come Consulta portiamo con forza all’attenzione di tutti questo stato di cose e sollecitiamo le Istituzioni ad agire prontamente, onde evitare che ogni singola famiglia sia costretta a far valere altrimenti i propri diritti.