Presentato pubblicamente nei giorni scorsi, il nuovo sito web istituzionale del Museo Tattile Statale Omero di Ancona intende pienamente interpretare e rispecchiare la filosofia di tale struttura, che da sempre pone l’accessibilità al centro della propria riflessione ed esperienza. «Un’accessibilità – viene precisato – intesa come una via di entrata semplice e intuitiva ai contenuti, per tutti, a prescindere dagli strumenti utilizzati. E questo è possibile grazie ad una lineare architettura dei contenuti stessi, ad un linguaggio comprensibile, ad un codice di sviluppo scrupoloso nel rispettare in primis le esigenze delle persone non vedenti».
Datato 2004, il precedente sito venne realizzato già allora tenendo conto delle raccomandazioni tecniche internazionali in tema di accessibilità, e cercando al tempo stesso di introdurre novità quali la navigazione telefonica gratuita dal numero verde e la versione per ipovedenti con la scelta di contrasti colore selezionati e il carattere aumentato. E tuttavia, le innovazioni tecniche e informatiche degli ultimi anni hanno reso in parte superflui alcuni accorgimenti, richiedendone invece altri, come la necessità di adattarsi alla navigazione da dispositivi mobili.
Il nuovo sito, infatti, è navigabile sia da un computer desktop che da dispositivi mobili (tablet e smartphone), in quanto è realizzato attraverso la tecnica definita Responsive Design (letteralmente “design reattivo”). «Quando viene applicata in coesione con le strategie per l’accessibilità – sottolineano dal Museo Omero – tale tecnica rappresenta un notevole vantaggio anche per le persone non vedenti e ipovedenti che utilizzano le tecnologie assistive, come le sintesi vocali, gli ingranditori o gli strumenti hardware come la barra Braille».
Tradotto in inglese e in esperanto, il nuovo sito di Omero rispecchia dunque le ultime linee guida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, gli standard internazionali e la normativa nazionale in tema di accessibilità. A realizzarlo da un punto di vista tecnico sono stati due esperti in tema di accessibilità web, quali Fabrizio Caccavello e Roberto Scano, che hanno lavorato in stretta collaborazione con il Dipartimento Comunicazione del Museo, composto da Monica Bernacchia, Alessia Varricchio e Damiano Boriani, caratterizzandosi per altro come un lavoro svolto con il coinvolgimento di tutto lo staff della struttura marchigiana, durante l’emergenza causata dalla pandemia, allo scopo di creare nuovi meccanismi di fruizione collettiva della cultura.
«L’essere online con una nuova veste – concludono da Omero – permetterà di creare un terreno fertile per il nostro rientro e sarà un punto di partenza per nuove sperimentazioni digitali». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: redazione@museoomero.it.