Sono 1.032 gli studenti e le studentesse dai 15 ai 20 anni di tutti gli istituti superiori pratesi che hanno preso parte alla ricerca denominata La percezione dei giovani sulla disabilità. Un’indagine nelle scuole superiori di Prato, scopo della quale è stato quello di rilevare la loro percezione della disabilità, ma anche le loro opinioni e valutazioni sulla possibilità che le persone con disabilità possano condurre una vita piena e soddisfacente; e ancora, la conoscenza delle situazioni di svantaggio sperimentate dalle persone con disabilità; infine, la consapevolezza diffusa sulle iniziative esistenti e le opinioni su quelle che si ritengono necessarie per rimuovere attivamente tali condizioni di svantaggio.
I risultati dell’indagine, condotta attraverso un questionario con quaranta domande di carattere generale, sono contenuti nell’omonimo volume pubblicato dal CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana), scaricabile gratuitamente a questo link.
La ricerca è stata realizzata da Maria Teresa Capecchi e Sandro Landucci dell’Associazione di Volontariato Amici della CUI e dalla Cooperativa CUI (Cooperativa Unitaria Invalidi), che nella provincia di Prato gestisce un Centro Diurno per persone con disabilità. Essa, inoltre, è stata svolta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze e degli Istituti Superiori della Provincia di Prato, avvalendosi del patrocinio del CESVOT, del Comune di Prato, della Provincia di Prato e della Società della Salute.
«Gli alunni con disabilità – si legge nella presentazione dell’opera – rappresentano il 3,3% del totale degli iscritti nelle scuole italiane, un dato in crescita che pone sempre più il tema dell’integrazione e dell’inclusione scolastica. Spesso il tema della disabilità non è veicolato correttamente nelle scuole e capita che gli alunni non sappiano bene cosa sia e soprattutto come rapportarsi con questa tematica. Un ruolo fondamentale è giocato dai docenti, che hanno il compito di aiutare gli studenti ad una convivenza priva di tabù ed a facilitare l’inclusione di alunni con disabilità in classe».
Tra i risultati più significativi riportati nelle conclusioni, emerge «il ruolo chiave svolto dall’istituzione scolastica nell’orientare e influenzare i giudizi degli intervistati in tema di disabilità», sia per la conoscenza del fenomeno («risulta che sia soprattutto la scuola a permettere ai giovani di incontrare, nella maggiore eterogeneità sociale propria dell’aula scolastica, il fenomeno della disabilità»), sia riguardo al tema dell’accessibilità («l’edificio scolastico, fra i quattro rilevati (casa, scuola, quartiere e città), fa registrare le valutazioni più lusinghiere in termini di accessibilità»), sia per quanto concerne i servizi dedicati (tra i quattro àmbiti di politiche e servizi che si chiedeva di valutare – interventi per favorire la mobilità spaziale, servizi scolastici, misure di sostegno economico, misure di inserimento lavorativo -, i servizi scolastici per i disabili sono quelli che hanno ottenuto la valutazione più positiva). (Simona Lancioni)
Maria Teresa Capecchi e Sandro Landucci, La percezione dei giovani sulla disabilità. Un’indagine nelle scuole superiori di Prato, Briciole n. 53, CESVOT, Firenze, 2020, 119 pagine. Come detto, il volume, che contiene anche segnalazioni di testi, materiali video e dati consultabili, è scaricabile gratuitamente in formato pdf a questo link.
Il contributo qui pubblicato è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), e viene qui ripreso, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.