«Appunti» e altre testate che non si accontentano dei soli titoli e sottotitoli

Alle soglie dei quarant’anni la rivista «Appunti sulle politiche sociali» dell’organizzazione marchigiana Gruppo Solidarietà si è rinnovata, nei contenuti e nella grafica, mettendo online e ad accesso libero il suo nuovo numero e cercando nuovi abbonati per continuare ad uscire e insistere a «non accontentarsi dei soli titoli e sottotitoli» che la cultura imperante vorrebbe farci credere che fossero necessari e sufficienti per sopravvivere nell’oceano della informazione. E non è la sola testata poco conosciuta che meriterebbe di continuare a vivere

La rivista «Appunti sulle politiche sociali» del Gruppo Solidarietà

La rivista «Appunti sulle politiche sociali» del Gruppo Solidarietà, recentemente rinnovata

È probabile che in pochi abbiano sentito nominare la frazione di Moie e il paese di Maiolati Spontini che ne è il Comune. Sulle colline marchigiane, a metà strada tra il mare di Ancona e le grotte di Frasassi. Eppure una fetta della storia del welfare in Italia, legata al tenace credere che il lavoro sociale sia anche irrinunciabilmente lavoro culturale, è passata e passa di qui attraverso le tante iniziative del Gruppo Solidarietà e delle sue attività di documentazione (una grandissima biblioteca), informazione (una rivista, «Appunti sulle politiche sociali» che esce da trentanove anni e vari utili servizi di newsletter) e formazione (una lista interminabile di corsi, conferenze, convegni) che Fabio Ragaini, instancabile animatore del Gruppo e tante altre persone hanno curato in oltre quarant’anni di attività.

Una vocazione fortemente territoriale, che ne fa l’osservatorio più attivo sulle politiche sociali della Regione Marche e uno stile serio e sobrio, lontano da ogni preoccupazione di visibilità e presenzialismo. Le radici piantate nell’àmbito della disabilità, il gruppo nacque a seguito di un’esperienza di volontariato durante una vacanza estiva, e un interesse a trecentosessanta gradi su temi del welfare, dell’emarginazione, della diversità.

Alle soglie dei quarant’anni la rivista «Appunti» si è rinnovata, nei contenuti e nella grafica, mettendo online e ad accesso libero il suo numero 233 e cercando nuovi abbonati per continuare ad uscire e insistere  a «non accontentarsi dei soli titoli e sottotitoli» che la cultura imperante vorrebbe farci credere che fossero necessari e sufficienti per sopravvivere nell’oceano della informazione.

Sono molte le riviste poco conosciute che meritano di continuare a vivere; sostenendole, forse, non leggeremo tutti i numeri, ma qualcun altro lo farà e ci sarà compagno di strada con più capacità.
Qui mi permetto di ricordare anche la testata forlivese «Una Città» e la padovana «Ristretti Orizzonti» e dico anche di avere un po’ di nostalgia per «Accaparlante», la testata del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap) che ha cessato le pubblicazioni nel 2019 dopo 37 anni di vita senza alcun epitaffio.

A questo link si può scaricare numero 233 di «Appunti sulle politiche sociali», testata del Gruppo Solidarietà (a quest’altro link le modalità di abbonamento).

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