Nei Paesi in cerca di sviluppo c’è un ciclo che lega povertà e disabilità. Ma di cosa si tratta esattamente? E come spezzarlo?
Alla vigilia della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre, CBM – l’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi in cerca di sviluppo – promuoverà l’incontro online denominato Break the Cycle: spezza il ciclo povertà-disabilità, in programma per il pomeriggio di mercoledì 2 dicembre (ore 16), con l’intervento di alcuni protagonisti della cooperazione internazionale, per far luce su queste tematiche e lavorare insieme per un mondo più inclusivo.
«La pandemia – sottolinea Massimo Maggio, direttore di CBM Italia – ha accentuato le disuguaglianze che le persone con disabilità sono costrette ad affrontare quotidianamente. Gli ostacoli che incontrano, legati all’accessibilità, alla discriminazione e alla mancanza di supporto, non permettono loro di partecipare attivamente alla vita sociale, economica e politica alla pari degli altri. A causa della disabilità hanno meno accesso all’istruzione, alle cure mediche, al mondo del lavoro e sono quindi a rischio maggiore di povertà. Con questa nuova campagna vogliamo garantire alle persone con disabilità il diritto alla salute, all’istruzione e ai mezzi utili a condurre una vita indipendente e attiva. Lo facciamo da oltre centodieci anni e oggi più che mai crediamo sia importante spezzare il ciclo povertà-disabilità».
L’incontro online del 2 dicembre, infatti, sarà solo uno dei passaggi della campagna di CBM, denominata anch’essa Break the Cycle e nata con l’obiettivo di contribuire appunto a spezzare il ciclo che lega povertà e disabilità nei Paesi in cerca di sviluppo, con ben ventisei progetti in dodici Paesi di Africa, Asia e America Latina, all’insegna della salute, dell’educazione e dell’inclusione sociale, per mettere al centro le persone con disabilità e i loro diritti grazie al cosiddetto approccio CBID (Community Based Inclusive Development), ovvero uno ( che permette di lavorare insieme alle comunità.
A tal proposito è stato realizzato un video (disponibile a questo link), nonché una mostra (aperta a Milano, presso On Air, dal 3 dicembre al 3 gennaio 2021 e anche online nel sito di CBM Italia), che racconta in dodici immagini alcune delle storie di cambiamento e riscatto delle persone incontrate negli anni, nel quadro dei progetti sostenuti in Africa, Asia e America Latina.
Tornando all’incontro online, esso sarà aperto a tutti e con la possibile di interagire con i relatori in tempo reale. Lo modereranno Antonio Giuseppe Malafarina, giornalista e blogger per periodici dei gruppi «San Paolo» e «Corriere della Sera», oltreché apprezzata “firma” anche del nostro giornale e Anita Fiaschetti dell’Ufficio Stampo di CBM Italia.
Vi parteciperanno Massimo Maggio; Karen Heinicke-Motsch, Senior Global CBID Advisor di CBM International Adamou Boureima, Direttore Paese di CBM per il Niger; Luca Ramigni della Fondazione Fontana e Saint Martin CSA (Apostolato Sociale Cattolico) Kenya; Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). (S.B.)
Per partecipare all’incontro Break the Cycle: spezza il ciclo povertà-disabilità, accedere a questo link. È prevista la traduzione simultanea italiano-inglese e inglese-italiano e tutti gli interventi saranno sottotitolati in italiano. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Anita Fiaschetti (anita.fiaschetti@cbmitalia.org).