Autismo: dalla diagnosi alle cause passando per la genetica

Negli ultimi anni nuove tecnologie di sequenziamento genico hanno permesso di individuare oltre cento geni implicati nelle origini dell’autismo e di studiarne le mutazioni. In tale àmbito, quindi, i test genetici sono diventati un potente strumento di diagnostica: ma quale tipo di test è oggi possibile fare? A quale età e con quale successione è più opportuno eseguirli? Tutte riflessioni e domande che saranno al centro del seminario in rete “Autismo: dalla diagnosi alle cause passando per la genetica”, promosso per il 30 gennaio dall’Associazione ANGSA Lombardia

Due pezzi di puzzle, con le scritte "Autism" e "Genetics"«La ricerca sul DNA ha fatto negli ultimi anni passi da gigante: nuove tecnologie di sequenziamento genico hanno permesso di individuare oltre cento geni implicati nelle origini dell’autismo e di studiarne le mutazioni. In particolare, le ricerche più recenti hanno avuto per oggetto l’esoma, ovvero la parte del DNA che codifica per proteine e questo ha permesso di identificare sia il ruolo dei geni coinvolti, sia il tipo di mutazioni a loro carico. I test genetici sono così diventati un potente strumento di diagnostica, consentendo di ottenere una diagnosi medica per un sottoinsieme di pazienti molto più ampio rispetto a quanto non accadeva in passato. Ma quale tipo di test è oggi possibile fare? A quale età e con quale successione è più opportuno eseguirli?».
Tutte riflessioni e domande che saranno al centro del seminario in rete a partecipazione gratuita intitolato Autismo: dalla diagnosi alle cause passando per la genetica, promosso per la mattinata di sabato 30 gennaio (ore 10) dall’ANGSA Lombardia (già Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, oggi Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo).

A condurre l’incontro, dopo l’apertura affidata ad Anna Curtarelli Bovi, che presiede l’ANGSA Lombardia, sarà lo specialista Stefano D’Arrigo della Fondazione Istituto Neurologico Besta di Milano (S.B.)

La partecipazione al webinar del 30 gennaio è gratuita, ma è necessario iscriversi, accedendo a questo link. Per ulteriori informazioni : andrea.buragina@gmail.com.

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