«Tra le sue altre terribili conseguenze – viene sottolineato dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – la pandemia ha costretto tutte le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo a cambiare la propria quotidianità: a causa dell’interruzione forzata dei servizi e delle strutture che se ne prendevano cura, infatti, esse sono state costrette, nella maggior parte dei casi, a restare isolate in casa per mesi con il terrore, proprio e dei loro cari, di essere contagiate dal virus e di perdere la vita. In questo contesto, dunque, la vaccinazione contro il Covid-19 rappresenta oggi il principale strumento al momento disponibile che permetterà di salvaguardare la qualità di vita e di salute delle persone con disabilità, così come quella dei loro familiari ed operatori che se ne prendono cura giorno per giorno».
È partendo da questi presupposti che l’ANFFAS stessa ha voluto lanciare la campagna di sensibilizzazione a livello nazionale, denominata Contro il Covid-19: IO MI VACCINO!, e attuata anche tramite una specifica brochure (disponibile a questo link), auspicando che in tal modo «vengano diramate al più presto apposite direttive, a livello nazionale, per garantire che la vaccinazione possa avvenire con modalità certe e omogenee sull’intero territorio nazionale e che tengano conto delle esigenze delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, nonché per i loro familiari e per gli operatori, che avendo con loro un contatto stretto e quotidiano, hanno bisogno anch’essi di essere tutelati».
Da ricordare, infine, che nell’àmbito di tale campagna, è stata anche sottoscritta, il 28 gennaio scorso, una dichiarazione congiunta con le Organizzazioni Sindacali firmatarie del vigente Contratto Nazionale ANFFAS, volta a sensibilizzare anche le lavoratrici e i lavoratori dell’Associazione a sottoporsi alla vaccinazione. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: nazionale@anffas.net.