Scrivo dalla Calabria, per segnalare di avere ricevuto una tabella con i codici delle “persone fragili” che hanno diritto ad essere vaccinate, corredata di un Numero Verde dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza per potersi prenotare. In quella tabella, però, ci sono varie lacune e incongruenze che discriminano ingiustamente alcune persone con gravi disabilità.
Ad esempio sono ammessi coloro che sono nati con gravi deficit fisici sensoriali e psichici. Ci sono però molte persone che hanno acquisito tali deficit in seguito ad incidenti od operazioni chirurgiche dopo la nascita, che in alcuni casi hanno causato gravi lesioni al midollo spinale, per cui hanno parte o quasi tutto il corpo paralizzato. In base alla citata tabella, dunque, sembra proprio che le persone para o tetraplegiche siano tra quelle che non hanno diritto ad essere vaccinate.
Sempre riferendomi a quella tabella, non si comprende come mai non vi sia stato inserito ad esempio il Codice 049 (Soggetti affetti da pluripatologie che abbiano determinato grave ed irreversibile compromissione di più organi e/o apparati e riduzione dell’autonomia personale), che è anche il codice di mio figlio trentunenne, che all’età di 2 anni subì un intervento chirurgico alla schiena, rimanendo paralizzato, e da 27 anni si sposta su una sedia a rotelle. È per altro dall’inizio della pandemia che siamo chiusi in casa.
Non a caso alcune Associazioni di persone con disabilità hanno chiesto al Ministro della Salute Speranza di inserire tra i “soggetti fragili” tutte le persone con la certificazione da Legge 104/92, con grave disabilità al 100% e diritto all’accompagnamento in quanto non autosufficienti.
Se come sembra dalla tabella sono state inserite in Calabria tra le persone fragili da vaccinare solo alcune di queste persone con gravi disabilità, sarebbe in atto una grave forma di discriminazione da evitare.