La Commissione delle Nazioni Unite sulla Condizione della Donna (CSW-The Commission on the Status of Women) è stata istituita il 21 giugno 1946, tramite una Risoluzione dell’ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale dell’ONU (ECOSOC/RES/2/11), allo scopo di produrre rapporti e raccomandazioni all’ECOSOC stesso sulla «promozione dei diritti delle donne nella sfera politica, economica, civile, sociale e dell’educazione», e di formulare raccomandazioni circa «problemi urgenti che richiedono un’attenzione immediata».
Dal 1996, inoltre, a seguito della Risoluzione ECOSOC/RES/1996/6, la Commissione esercita anche attività di monitoraggio dell’attuazione della Piattaforma d’Azione di Pechino dell’anno precedente, oltreché di integrazione di una prospettiva di genere all’interno del sistema delle Nazioni Unite, di identificazione delle questioni e delle sfide emergenti e di promozione della sensibilizzazione e dell’informazione dell’opinione pubblica su ogni questione di genere.
Essa è composta da un rappresentante di ciascuno dei 45 Stati Membri del Consiglio Economico e Sociale dell’ONU, eletto per un periodo di quattro anni e scelto in considerazione del criterio di quella che è stata ritenuta come un’equa ripartizione geografica, relativamente alle questioni trattate (13 membri per l’Africa, 11 per l’Asia, 9 per l’America Latina e i Caraibi, 8 per l’Europa Occidentale e altri Stati, 4 per l’Europa Orientale).
Ha preso il via il 15 marzo, e si protrarrà fino al 26 del mese, la 65^ Sessione della Commissione, dedicata al tema La piena ed efficace partecipazione e il processo decisionale delle donne nella vita pubblica, nonché l’eliminazione della violenza, per raggiungere la parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze (tutte le varie discussioni possono essere seguite online nella web TV delle Nazioni Unite a questo link).
Grazie anche all’impegno dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, e dell’IDA, l’Alleanza Internazionale sulla Disabilità, molto spazio, durante la presente sessione, sarà dedicato ai diritti delle donne e delle ragazze con disabilità.
Innanzitutto le due organizzazioni hanno presentato una videodichiarazione riguardante la partecipazione politica delle donne con disabilità, che verrà entro breve pubblicata nel sito dell’EDF. Ma sono in programma anche numerosi interessanti eventi collaterali e paralleli, cui chiunque può registrarsi e partecipare (lo si potrà fare cliccando qui di seguito sui titoli degli eventi stessi).
Dopo quindi l’incontro di ieri, 16 marzo, sul tema Il modo in cui si pensa ai diritti nella sfera della salute sessuale e riproduttiva è abilista? (Buone pratiche per i programmi di salute sessuale e riproduttiva inclusivi per la disabilità e per la tutela), per il pomeriggio di domani, 18 marzo (ore 15-16.30), è previsto l’evento sulle Barriere a una piena partecipazione delle donne e delle ragazze con disabilità, cui prenderà parte anche Ana Peláez Narváez, vicepresidente dell’EDF.
Quindi dopodomani, 19 marzo (ore 14:30-16.30), si parlerà di Mettere in pratica l’organizzazione femminista per i diritti delle donne con disabilità e il 20 marzo (ore 20.30-22.30) di Come garantire l’empowerment delle donne e delle ragazze, incluse quelle con disabilità, in tutte le fasi della loro vita (incontro non in lingua inglese, come gli altri, ma in francese).
Il 22 marzo, poi (ore 17-18.30), ci si soffermerà su Una narrazione indicibile: le donne immigrate con disabilità, e infine il 23 marzo (ore 16-18) il tema sarà Da globale a nazionale – Dichiarazione femminista del WRC che ispira le Organizzazioni Italiane, con la partecipazione di Luisella Bosisio Fazzi, consigliera dell’EDF e componente del FID (Forum Italiano sulla Disabilità). (S.B.)
Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la collaborazione.
Per approfondire il tema Donne e disabilità, oltreché fare riferimento al lungo elenco di testi da noi pubblicati, presente a questo link, nella colonnina a destra dell’articolo intitolato Voci di donne ancora sovrastate, se non zittite, suggeriamo anche la consultazione delle Sezioni Donne con disabilità e La violenza nei confronti delle donne con disabilità nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa).