Un chiaro ed esigibile sistema di supporti e servizi per i caregiver familiari

«Un intervento legislativo sui caregiver familiari dovrà costruire per loro un chiaro ed esigibile sistema integrato di supporti, sostegni e servizi, agendo anche a livello economico, specie dal punto di vista previdenziale e assistenziale»: a dirlo è Vincenzo Falabella, presidente della Federazione FISH, che insieme alla Federazione FAND ha incontrato la ministra delle Disabilità Stefani, la quale si è impegnata ad istituire un Tavolo Tecnico, concertato con il ministro del Lavoro Orlando, per riavviare rapidamente la discussione al Senato sul Disegno Legge riguardante i caregiver

"L'incontro" (titolo attribuito)«Riteniamo molto positivo questo incontro e abbiamo ottenuto rassicurazioni dalla ministra Stefani circa la volontà di intervenire sul tema dei caregiver attraverso l’istituzione di un Tavolo Tecnico, concertato con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che possa sollecitare al più presto l’avvio della discussione al Senato sulla Proposta di Legge, tenendo conto del documento presentato un anno fa dalle nostre organizzazioni»: lo dichiara Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a margine dell’incontro avuto dalla propria organizzazione con la ministra delle Disabilità Erika Stefani, cui ha partecipato anche la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), con il proprio presidente Nazaro Pagano, con l’intervento anche del vicepresidente della FISH Roberto Speziale.

Se infatti tra le questioni di cui si è parlato durante l’incontro vi è stata segnatamente quella riguardante l’aggiornamento del Piano Vaccinale anti-Covid, in questo caso l’attenzione della discussione è stata rivolta, soprattutto, al tema dei caregiver familiari, ovvero quelle persone, soprattutto donne, che hanno svolto e svolgono attività di cura in un percorso di lunga assistenza, tale da incidere in modo significativo sulla propria stessa esistenza e sull’intero assetto della propria famiglia, con inevitabili ripercussioni in termini di occasioni di lavoro e di spazi sociali.

Come abbiamo ricordato in varie occasioni anche su queste pagine, c’è un Disegno di Legge (n. 1461, Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare), che giace già da tempo in Senato e «quel testo – come sottolineano congiuntamente FISH e FAND – dev’essere la base di partenza sulla quale intervenire, anche attraverso le sollecitazioni e gli emendamenti presentati dalle nostre Federazioni», qui riferendosi, va ricordato, alla Memoria da esse presentata all’inizio del mese di marzo dello scorso anno (se ne legga anche sulle nostre pagine).
Su questo, dunque, la ministra Stefani ha assicurato il proprio impegno.

«A nostro avviso – sottolinea a tal proposito Falabella – un intervento legislativo dovrebbe tendere principalmente a costruire un chiaro ed esigibile sistema integrato di supporti, sostegni e servizi che consentisse ai caregiver familiari di poter assolvere al meglio alla loro funzione, ma allo stesso tempo di non dover rinunciare o comprimere la propria qualità di vita o gli stessi spazi vitali e lavorativi. In questa strada, dunque, riteniamo si debba agire, qui ed ora, oltre che a livello economico, soprattutto dal punto di vista previdenziale e assistenziale, garantendo ai caregiver, nel lungo periodo, di accedere a un percorso pensionistico agevolato».

«In ogni caso – conclude il Presidente della FISH – abbiamo apprezzato molto quanto ci è stato riferito durante l’incontro e per questo confidiamo negli impegni presi, per tutelare i familiari delle persone con disabilità, i quali hanno agito, spesso, in sostituzione dei servizi pubblici». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it (Gaetano De Monte).

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