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L’accompagnamento al lavoro degli “invulnerabili a bottega”

Persona con sindrome di Down al lavoro (©AIPD-Associazione Italiana Persone Down)

©AIPD (Associazione Italiana Persone Down)

Nella zona Alta Val di Cecina Valdera (Provincia di Pisa) prende il via il progetto per l’accompagnamento al lavoro di persone con disabilità e svantaggiate dal titolo Invulnerabili a bottega. L’iniziativa – che si è avvalsa di un finanziamento complessivo ammontante a poco meno di 520.000 euro, attinto dalle risorse del FSE-POR 2014-2020 (il Programma operativo regionale del Fondo Sociale Europeo), gestito, almeno per una parte consistente, dalla Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscanaripropone quanto già realizzato nel 2016 per la stessa tipologia di utenza e nel 2018 per persone svantaggiate.
Anche questa volta il bando regionale per la presentazione dei progetti, uscito nel mese di marzo llo scorso anno, ha destinato i fondi in modo capillare e diffuso verso tutte le 26 Zone-Distretto della Regione e ha imposto il processo di co-progettazione locale come metodologia di produzione dei progetti.

Invulnerabili a bottega è stato presentato alla Regione Toscana tramite il soggetto capofila (la Società Cooperativa Aforisma Impresa Sociale), in coordinamento con diversi enti pubblici (Società della Salute dell’Alta Val di Cecina-Valdera, Unione Valdera e Azienda USL Toscana Nord Ovest), nonché in stretta collaborazione con altri partner del territorio (Cooperative Arnera, La Pietra d’Angolo e Lo Spigolo, Consorzio Coob).
Il progetto intende dare continuità nei territori coinvolti, tra cui quello dell’Alta Val di Cecina e Valdera, al sistema avviato nei precedenti progetti, di servizi per l’accompagnamento al lavoro, coinvolgendo nello specifico persone con disabilità in carico ai Servizi Sociali e soggetti vulnerabili in carico alla Salute Mentale, attraverso una presa in carico integrata, una valutazione multidimensionale della singola persona, e la definizione di un progetto personalizzato di inclusione socio-lavorativa.

L’attività di reperimento e sensibilizzazione dell’utenza sarà svolta direttamente dalle Unità Formative Servizi Sociali e Salute Mentale della Zona-Distretto Alta Val di Cecina-Valdera, con l’obiettivo di predisporre una lista di almeno settantacinque persone che rispondano ai requisiti richiesti dal bando, e che prenderanno parte alle attività e alla successiva valutazione del loro livello di occupabilità.
Le équipe multidisciplinari effettueranno una ricognizione delle competenze delle persone attraverso l’utilizzo di strumenti di valutazione basati sul modello ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), al fine di individuare almeno sessanta persone per le quali sarà predisposto un progetto personalizzato. L’avvio in tirocinio è previsto per almeno quarantadue persone.

La valutazione funzionale sviluppata attraverso la metodologia ICF, già sperimentata nell’àmbito dei progetti finanziati in precedenza, ha avuto grande importanza sia nel processo di valorizzazione delle competenza e delle potenzialità delle persone, che per l’ottimizzazione dell’associazione fra destinatario e azienda/soggetto ospitante, e viene quindi confermata anche in relazione alla presente tornata progettuale.
All’interno del progetto sono previste alcune azioni di sistema e innovative per favorire l’inclusione lavorativa di soggetti a bassa contrattualità, con particolare riferimento alla prosecuzione del processo, già avviato nella zona, di strutturazione organica di un sistema di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), con la creazione di un elenco di aziende “socialmente responsabili” disponibili ad immettere nei propri processi produttivi lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate o deboli.

Uno dei punti di forza del progetto è stato il percorso di co-progettazione e coinvolgimento del territorio, memore delle precedenti esperienze avute relativamente ai progetti similari messi in campo fino ad oggi. Anche questa volta il processo di co-progettazione, coordinato dalla Società della Salute dell’Alta Val di Cecina-Valdera, è stato avviato attraverso l’indizione di un’istruttoria pubblica di manifestazione d’interesse rivolta a imprese, cooperative sociali, soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati. (Simona Lancioni)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Erica Zoppoli (erica.zoppoli@uslnordovest.toscana.it).
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), e viene qui ripreso – con alcuni riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.

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