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Una prima azione concreta per “La catena dell’assunzione” lanciata dal CoorDown

Simone, giovane con sindrome di Down al lavoro in una pasticceria

Simone, giovane con sindrome di Down al lavoro in una pasticceria

«Dall’inizio di questa campagna, oltre novecento aziende da tutto il mondo hanno contattato le Associazioni e deciso di seguire l’invito lanciato dal video The Hiring Chain, che testimonia la catena dell’inclusione lavorativa sulle note della canzone originale interpretata da Sting e che ha già ottenuto 5 milioni di visualizzazioni online. Un circolo virtuoso di nuove opportunità nate da una prima assunzione, nel video quella di Simone a dimostrare che quanto più le persone con sindrome di Down vengono viste al lavoro, tanto più sono riconosciute come dipendenti di valore, sfatando pregiudizi e stereotipi»: lo si legge in una nota diffusa dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down) in occasione del Primo Maggio, Festa del Lavoro, a proposito della campagna internazionale The Hiring Chain (letteralmente “La catena dell’assunzione”), lanciata in vista della Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down del 21 marzo, allo scopo, come avevamo scritto anche nella nostra ampia presentazione, di affermare appunto che assumere una persona con sindrome di Down cambia la vita non solo al diretto interessato, ma può innescare un circolo virtuoso di nuove opportunità per tutti.
E sempre nei giorni scorsi il CoorDown ha anche potuto annunciare che un’azienda italiana ha compiuto il primo passo concreto: la casa di moda Salvatore Ferragamo ha deciso infatti di assumere una persona con sindrome di Down, presso una delle proprie sedi fiorentine. L’assunzione verrà quindi seguita dal Coordinamento tramite l’Associazione Trisomia 21 del capoluogo toscano, per l’affiancamento formativo e il tutoraggio necessari all’inserimento lavorativo.

«Possiamo dunque celebrare la prima assunzione andata a buon fine in Italia – dichiara Antonella Falugiani, presidente del CoorDown – e registrare che nonostante il momento storico segnato dall’emergenza Covid-19, con The Hiring Chain abbiamo raccolto tante intenzioni dal mondo delle aziende, in particolare in alcuni Paesi che sono quasi fuori dall’emergenza. Speriamo che in Italia in altri seguano l’esempio virtuoso di Ferragamo e decidano di dare un’occasione ad altri adulti con sindrome di Down e disabilità intellettiva. Oggi più che mai, infatti, l’inclusione lavorativa non è solo un diritto da garantire per ogni persona, ma porta benefìci nel contesto lavorativo e nella società tutta».

Qualche altro dato in conclusione: sono state finora 45.000 le persone che hanno visitato il sito dedicato a The Hiring Chain , nel quale aziende e datori di lavoro possono entrare in contatto con le Associazioni che garantiscono tutte le informazioni e il supporto necessario ad avviare gli inserimenti lavorativi delle persone con sindrome di Down o con altre disabilità intellettive.
Sempre nel sito ci sono anche approfondimenti sul tema del lavoro, nonché una sezione di domande e risposte. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@coordown.it (Paola Amicucci).

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