Non come prima, ovvero: dimenticheremo in fretta quanto accaduto?

«Tanti problemi erano già presenti nel nostro sistema sociosanitario regionale, sfibrato da “tagli”, razionamenti e dall’assenza di una coerente programmazione. Il coronavirus è stato il detonatore che ha messo in luce la fragilità e le disfunzionalità del sistema. Ma sapremo accogliere gli insegnamenti di questi mesi, oppure, nella “foga della ripresa”, dimenticheremo in fretta quanto accaduto?»: lo si scrive nella presentazione di “Non come prima. L’impatto della pandemia nelle Marche”, pubblicazione del Gruppo Solidarietà, di cui raccomandare la lettura anche ben al di fuori delle Marche

Gruppo Solidarietà, "Non come prima", luglio 2021, copertinaIl titolo è quanto mai significativo (Non come prima. L’impatto della pandemia nelle Marche) e forse ancor di più lo è la dedica («In memoria di tutte le persone che sono morte in solitudine, lontano dagli affetti, ed a chi non ha potuto stare loro vicino. A chi non si è sottratto ai propri doveri»): parliamo del nuovo “Quaderno”, il nono della serie, fatto uscire in questi giorni dall’organizzazione marchigiana Gruppo Solidarietà, una pubblicazione che oltre a documentare quasi un ventennio di lavoro del Gruppo stesso, è centrato sulle politiche sociali della Regione Marche, tenendo come punto di riferimento l’impatto della pandemia sugli interventi e sui servizi rivolti alle fasce più deboli della popolazione.

«Coprendo un arco temporale di quasi due anni – si legge nella presentazione del “Quaderno” – ossia dal luglio del 2019 al giugno di quest’anno, sarà facile rilevare come tanti problemi, sorti nella fase acuta della pandemia, fossero già presenti nel nostro sistema sociosanitario regionale, sfibrato da “tagli”, razionamenti e dall’assenza di una coerente programmazione. Il coronavirus è stato il detonatore che ha messo in luce la fragilità del sistema e la sua disfunzionalità».
«Mentre scriviamo questa presentazione – si legge ancora – siamo alle fine della seconda ondata: la domanda (e la preoccupazione) è se saremo capaci di accogliere gli insegnamenti di questi mesi, oppure, nella “foga della ripresa”, dimenticheremo in fretta quanto accaduto, attribuendolo ad una fatalità non prevedibile?».

Una pubblicazione di cui certamente raccomandare la lettura, anche ben al di fuori delle Marche. (S.B.)

Per ordinare il “Quaderno” del Gruppo Solidarietà di cui si parla nel presente contributo, oltreché per ogni ulteriore informazione: centrodoc@grusol.it.

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