Quando una fontanella parla di solidarietà vera

«Una fontanella in legno – scrive Elena Gabardi -, costruita a mano e regalata alle ragazze e ai ragazzi con autismo di Casa Sebastiano, centro della Fondazione Trentina per l’Autismo, ben simboleggia, con la dedica “Noi per Loro”, il senso della solidarietà vera e concreta, quel legame che crea e alimenta relazioni di aiuto materiale e morale tra persone che si riconoscono appartenenti ad un’unica collettività e che dev’essere alla base dello sviluppo di una società armoniosa, fondata sui valori di interdipendenza, condivisione e cooperazione»

Fontanella di legno donata ai ragazzi e alle ragazze con autismo di Casa Sebastiano

La fontanella di legno con la dedica «Noi per Loro”, donata ai ragazzi e alle ragazze con autismo di Casa Sebastiano

Solidarietà: non si sente parlare d’altro, una parola che campeggia su giornali e telegiornali, declamata in più e più occasioni, soprattutto in questa stagione di sconvolgimenti climatici e politici. L’abbiamo letta e sentita così tanto da farcela sembrare scontata: chi di noi non si sente solidale con le persone colpite da nubifragi o altre tragedie? Non vedendo mani alzate, la risposta pare ovvia, un po’ meno la domanda: essere solidale, che significa?

Il principale riferimento per la lingua italiana, la Treccani, riporta: «L’essere solidario o solidale con altri, il condividerne le idee, i propositi e le responsabilità». Subito, quindi, si mette in chiaro un punto: solidarietà si accompagna a responsabilità.
E continua: «In senso più ampio, su un piano etico e sociale, rapporto di fratellanza e di reciproco sostegno che collega i singoli componenti di una collettività nel sentimento appunto di questa loro appartenenza a una società medesima […]».
La solidarietà si esprime, quindi, nella responsabilità e nel reciproco sostegno, in cui trova il suo compimento: è una forma di impegno etico e sociale a favore di altri, che implica uno sforzo attivo e gratuito. Senza l’agire è di fatto svuotata di valore e dell’impegno che le sono intrinseci, una solidarietà “da salotto”, potremmo dire, che si esaurisce in un atteggiamento di benevolenza e vacua comprensione.

Questa riflessione “sgorga”, termine adatto, quest’ultimo, davanti a una fontanella in legno, costruita a mano e regalata a delle ragazze e ragazzi con autismo. La dedica incisa, «Noi per Loro», è forse il sunto dei pensieri poc’anzi espressi: la solidarietà è un legame, crea e alimenta relazioni di aiuto materiale e morale tra le persone che si riconoscono appartenenti ad un’unica collettività, che per crescere nel modo migliore deve saper accogliere e proteggere ogni individuo, riconoscendo quanto il valore di ciascuno sia importante per il benessere di tutti. È alla base dello sviluppo di una società armoniosa, fondata sui valori di interdipendenza, condivisione e cooperazione, come la storia del nostro passato ci insegna.

A questo punto un sentito ringraziamento va alla ditta Biasi Legno di Biasi Sergio di Coredo (Trento), che ha stupito i ragazzi di Casa Sebastiano* con questo bel gesto, uno sforzo attivo e gratuito in pieno spirito solidale, bello e apprezzato soprattutto nelle calde giornate di lavoro in campo con il progetto di “agricoltura sociale” con Agricola Predaia Società Benefit. «Ci voleva proprio!», parola di Ylenia S.

*Casa Sebastiano a Coredo di Predaia in Val di Non (Trento) è il centro specialistico per i disturbi dello spettro autistico della Fondazione Trentina per l’Autismo, accreditato con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, che ospita giovani con più di 16 anni in regime residenziale e diurno, per interventi individuali a tempo determinato.

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