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Come va con la Classificazione ICF?

Struttura dell'ICF

La struttura su cui si basa l’ICF, la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, prodotta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità

È in programma per sabato 2 ottobre a Vada, in provincia di Livorno (Teatro L’Ordigno, Via Aurelia Nord, 176, ore 9-13), il convegno intitolato La filosofia sottesa all’ICF, ove per ICF si intende la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute secondo un approccio bio-psico-sociale.
L’evento è organizzato dall’Associazione In Viaggio con Noi, con il patrocinio del Comune di Rosignano Marittimo (Livorno), e si colloca nell’àmbito del più ampio progetto Pensare: un antidoto contro ogni forma di discriminazione, che ha come obiettivo quello di contribuire, mediante convegni e attività laboratoriali, a favorire il rispetto della varietà umana, e pertanto la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Aperti da Maria Gloria Paggetti, i lavori prevedono poi la relazione di Orlando Quaglierini, anch’egli componente dell’Associazione organizzatrice, e i saluti di Donatella Pagliacci, direttrice della Società della Salute Valli Etrusche. Quindi interverranno Daniela Bicchierini, responsabile dell’Unità Funzionale Servizio Sociale Non Autosufficienza e Disabilità, Lara Morucci, dirigente medica neuropsichiatra infantile e Daniele Donati, sindaco di Rosignano Marittimo e presidente della Società della Salute delle Valli Etrusche.

L’ICF, com’è noto, è uno strumento tecnico approvato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 2001, utilizzato per misurare, classificare e codificare la salute e la disabilità secondo uno standard internazionale. Perché parlarne oggi a distanza di vent’anni dalla sua approvazione? Perché con il Decreto Legislativo 66/17 (rivisto e corretto dal successivo Decreto Legislativo 96/19), in materia di promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, l’ICF cessa di essere un suggerimento/raccomandazione dell’OMS, entrando nel panorama normativo del nostro Paese e diventando vincolante per le Istituzioni italiane che operano nel settore della disabilità. Anche se, è bene ricordarlo, l’ICF non è circoscritto al solo contesto scolastico, ma riguarda l’intera vita delle persone. Da qui la necessità di comprendere quale sia lo stato dell’arte nelle Valli Etrusche in merito all’utilizzo di questo fondamentale strumento. Sarà dunque questo l’oggetto principale di riflessione del congegno del 9 ottobre. (Simona Lancioni)

Per partecipare al convegno di Vada è necessario registrarsi, inviando una e-mail a: assinviaggioconnoi@gmail.com (indirizzo al quale chiedere ogni altra informazione). Vi saranno garantiti i servizi di interpretariato LIS (Lingua dei Segni Italiana), la trascrizione simultanea in italiano, testi facili da leggere, nonché la traduzione degli abstract degli interventi in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa). Si potrà partecipare solo con il Green Pass e con la mascherina durante tutto l’evento.
Questa presentazione è già apparsa nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripresa, con alcuni riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.

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