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Soumia Amrani, una stella che ardeva per i diritti delle persone con disabilità

Soumia Amrani

Soumia Amrani

L’estate scorsa è stata segnata dalla perdita di una grande personalità che per tutta la sua vita ha difeso e sostenuto i diritti delle persone con disabilità: la marocchina Soumia Amrani. In sua memoria, abbiamo raccolto alcune testimonianze dei collaboratori che negli anni hanno avuto l’occasione di lavorare con lei e di essere ispirati dalla sua passione e dal suo instancabile impegno.

«I membri di OVCI Marocco (Organizzazione di Volontariato per la Cooperazione Internazionale)  e i suoi partner locali, le Associazioni Casa Lahnina e HandiFilm in particolare, sono stati colpiti direttamente o indirettamente dalle conseguenze fatali del Covid. Ma se ne parliamo oggi, non è limitatamente a titolo personale né tanto meno istituzionale. Oggi ricordiamo la scomparsa di un’icona, di una stella che ardeva per illuminare i percorsi di tante persone che hanno sofferto e soffrono per ingiustizie il cui fondamento non sono né i loro corpi né le loro menti e anime.
Deploriamo la scomparsa di una grande donna, una grande attivista che partendo da una situazione che non ha scelto, si è trovata, o più esattamente ha scelto, di essere sulle linee di difesa e sulle trincee di una guerra senza pietà. Una guerra che ha iniziato, come madre di una ragazza con lo spettro autistico, per diventare una grande attivista per i diritti di tutte le persone con disabilità. Una guerra iniziata a livello locale nella città di Rabat (con l’Associazione Pinocchio), per passare a livello nazionale nell’ambito del Collettivo Nazionale di Difesa delle Persone con Disabilità e arrivare infine ad intraprendere un grande viaggio di promozione dei diritti delle persone con disabilità a livello internazionale, entrando a far parte del Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti delle Persone con Disabilità. Una posizione che avrebbe potuto darle la possibilità di far sentire la voce di sua figlia, la voce di tutte le persone con disabilità e di chi soffre di qualsiasi forma di segregazione nel mondo… Ma la volontà divina l’ha scelta, attraverso la pandemia di Covid, per raggiungere il cielo molto presto, così presto per noi miserabili terrestri, ma le voci del signore sono impenetrabili! Che la sua anima riposi in pace.
Hassane Benkhlafa, medico fisiatra».

«Soumia Amrani è stata una grande donna, una vera attivista per la causa della disabilità e una vera madre, modello di perseveranza per i suoi figli e per tutti noi. Abbiamo perso una persona devota in tutto ciò che ha mantenuto, che si trattasse della sua vita professionale, personale o associativa.
Ho avuto il piacere di conoscerla nel 2013, durante un seminario in cui intervenne, come suo solito, con brillantezza. Quello che ho apprezzato di lei è stata la continua ricerca.
Le famiglie, e in particolare le madri, sono testimoni del suo valore aggiunto non solo sul tema dell’autismo, poiché l’ha toccata attraverso la figlia, ma sull’intera causa delle persone con disabilità.
In qualità di presidente dell’Associazione Casa Lahnina, non posso che esprimere a mio nome, a nome dei membri dell’Associazione e degli utenti il nostro rammarico e profonda tristezza per la sua perdita.
Nihad Rhanem, presidente dell’Associazione Casa Lahnina, Rabat (Marocco)».

«In occasione della scomparsa della nostra cara amica militante Soumia Amrani, mi sono ricordato di una frase che ho pronunciato durante la cerimonia di apertura del festival internazionale Handifilm di Rabat nella sua decima sessione del 30 marzo 2016 in cui Handifilm le rese omaggio. La frase è ancora valida dopo la sua scomparsa: “Soumia è una delle più pure rappresentanti di questo Paese e delle sue donne libere, Tra queste madri, nobili combattenti”.
Molto combattiva quando si è trattato di difendere i diritti delle persone con disabilità e fonte di tenerezza in ascolto delle mamme dei bambini con disabilità e del loro dolore, Soumia si è presa la responsabilità di portare avanti una causa verso la quale era leale tra i combattenti del movimento per i diritti umani delle persone con disabilità a livello nazionale e internazionale.
A livello professionale, dopo avere ottenuto una laurea in Legge, specializzata in Diritto Pubblico e Relazioni Internazionali, presso l’università Mohammed bin Abdullah di Fez e un certificato post-laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università Mohammed V di Rabat, ha ricoperto l’incarico di consulente presso il Ministero del Marocco degli Affari Esteri e della Cooperazione ed è stata membro del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani.
A livello associativo è stata presidente del Collettivo Autisme Maroc nonché vicepresidente del Collettivo per la Promozione dei Diritti delle Persone con Disabilità in Marocco.
Vogliamo onorare, nella persona della nostra cara Soumia, tutti coloro che si battono per i diritti delle persone con disabilità.
Cara Soumia, rimarrai sempre una donna che riflette i valori e i princìpi che ci hanno unito e che condividiamo con tutti coloro che lottano per far avanzare i diritti delle persone con disabilità nel nostro Paese e nel mondo.
Abderrahmane El Moudni, attivista per i diritti delle persone con disabilità».

Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la collaborazione.

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