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Pronti a remare a Torino tanti atleti e atlete con diverse disabilità

Canottaggio paralimpico e Special Olympics a Torino

Una bella foto di gruppo scattata in occasione della precedente edizione della manifestazione remiera torinese

Dopo un anno di stop forzato a causa della pandemia, da domani, venerdì 22, fino a domenica 24, la città di Torino tornerà ad accogliere la manifestazione Rowing for Paris – Paralympic Games 2024, quindicesima edizione della regata internazionale che mette insieme il canottaggio paralimpico (pararowing) e quello di Special Olympics, il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, curata tradizionalmente dalla Società Canottieri Armida, in collaborazione con il CIP Piemonte (Comitato Italiano Paralimpico), il Comitato Regionale della FIC (Federazione Italiana Canottaggio) e Special Olympics Italia, avvalendosi del patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino, nonché del sostegno di Banca Alpi Marittime, Di-Bi Abbigliamento Sportivo, Noberasco e Nocciolini Bonfante Chivasso.

Tantissimi gli atleti con disabilità motoria, sensoriale e intellettiva che arriveranno da da tutta Italia e dall’estero, se è vero che saranno ben quindici, oltre alla stessa Armida, le società remiere presenti (Accademia del Remo, Adria, Bradford Amateur Rowing Club-Inghilterra, Caprera, Esperia, Flora, France Aviron-Francia, Gavirate, Padova, San Miniato, Telimar, Tevere Remo, Velocior, Viana do Castelo-Portogallo e VVF Tomei).
Madrina dell’evento sarà l’ex canottiera Paola Grizzetti, olimpionica a Los Angeles nel 1984.

Ma non sarà solo sano agonismo: proprio nella giornata di domani, venerdì 22, infatti, è in programma anche il convegno intitolato La rete dell’inclusione, organizzato in collaborazione con l’ASL Torino 3 in partnership con SMAT (Società Metropolitana Acque Torino) e con il sostegno di Cristina Siletto Consulting e Noberasco, cui parteciperanno rappresentanti di Associazioni e di realtà territoriali impegnate nell’inclusione di persone con disabilità e/o difficoltà.
Diffuso anche in diretta streaming sui profili Facebook e Instagram di Pararowing Armida, tra gli argomenti da trattare l’incontro prevede il riconoscimento della disabilità e del disagio, la collaborazione e il sostegno familiare, l’inserimento lavorativo e l’inclusione e il superamento delle barriere fisiche e mentali attraverso l’attività motoria e sportiva.

Quindi, la mattinata di sabato 24 avrà per soli protagonisti il fiume Po, le barche e i remi, con la prima giornata di gare, riservate agli equipaggi a 4 (categoria Special Olympics) impegnati nei turni preliminari sulla distanza di 250 metri, nonché alle finali di pararowing sui 1000 metri riguardanti singoli e doppi PR1, PR2, PR3 e open femminili e maschili, per concludere con i quartetti PR3 II misti.
Nel pomeriggio, quindi, le prove indoor al remoergometro e le finali di singoli e doppi Special Olympics sui 250 metri, seguite dalla premiazione degli atleti giunti al quinto posto alle Paralimpiadi di Tokyo nel 4+ PR3 misto, tra cui il portacolori dell’Armida Lorenzo Bernard, e nel 2x PR2 misto.
Nella mattinata di domenica 24, infine, la ripresa delle regate, con le finali di pararowing sui 500 metri dei singoli e dei doppi PR1, PR2, PR3, PR3 II e Open e dei quartetti PR3, PR3 II e Open. Infine, chiusura in bellezza con le finali dei quartetti Special Olympics sui 250 metri e con gli equipaggi 8 con.

Ma non finirà così: nel pomeriggio, infatti vi sarà Via le mani, regata open femminile, maschile e mista promossa dalla FIC e dall’Associazione Hands Off Women contro la violenza di genere, evento durante il quale verrà attivata una raccolta fondi il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione Nazionale Telefono Rosa.

«Per l’Armida – sottolinea il presidente della Società torinese Gian Luigi Favero – si tratta di una vera e propria rinascita. Infatti, dopo un anno e mezzo di pandemia passata con la paura di perdere soci e un po’ dello spirito che ci anima, siamo riusciti a compiere un piccolo miracolo, dimostrato anche dall’arrivo a Torino di tre squadre provenienti dall’estero, risultato mai ottenuto nelle precedenti 14 edizioni della regata. A questo si aggiunge un vero e proprio boom di ragazzi e ragazze iscritti/e all’attività di pararowing, soprattutto per quanto riguarda la disabilità intellettiva, dove abbiamo più di settanta atleti con almeno il doppio di richieste. Unico rammarico quello di non poter ospitare il pubblico che era solito animare la nostra sede nei giorni di gara». (S.B.)

A questo link è disponibile un testo dedicato alle varie categorie del canottaggio paralimpico e Special Olympics. Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: stampa.canottieriarmida@gmail.com (Marco Berton).

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