- Superando.it - https://www.superando.it -

“L’inclusione non è un’isola”: si “allarga” il convegno Erickson sulla scuola

Manifesto del convegno Erickson di Rimini, novembre 2021Dopo il “fermo” dello scorso anno, a causa della pandemia, sta per tornare al Palacongressi di Rimini l’ormai tradizionale appuntamento promosso nel mese di novembre dal Centro Studi Erickson, vale a dire il Convegno Internazionale La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale, che dal 12 al 14 novembre giungerà alla sua 13^ edizione, caratterizzata dal messaggio L’inclusione non è un’isola, integrando per la prima volta lo svolgimento in presenza con la modalità digitale, rendendo in tal modo l’esperienza vissuta negli degli ultimi due anni un’opportunità di accesso e partecipazione da parte di un pubblico più ampio.
In tal senso, oltre alle tre giornate “classiche” di Rimini, sino a fine novembre è previsto un ricco calendario di incontri online, con grandi ospiti internazionali, per capire il mondo di oggi e per una formazione sempre più completa.

Entriamo quindi nel dettaglio del programma, per segnalare almeno alcuni degli eventi di una tre giorni quanto mai intensa, fatta di sessioni plenarie, workshop, tavole rotonde, laboratori esperienziali e molto altro ancora, a partire dall’incontro in programma per il 13 novembre, intitolato Disuguaglianze e povertà educativa: quali azioni mettere in campo?, che viene presentato così: «In Italia, dove già prima dell’emergenza Covid si registravano percentuali di deprivazione economica e di povertà educativa dei minori tra le più alte d’Europa, Save The Children lancia un allarme, sottolineando come gli effetti della crisi economica e della limitazione delle opportunità educative sui bambini siano molto preoccupanti, con un milione e 346.000 minori in condizioni di povertà assoluta e un aumento di 209.000 rispetto all’anno precedente, secondo i dati ISTAT relativi al 2020».
Degli interventi strategici necessari a proteggere bambini e adolescenti dall’aumento della povertà minorile e della dispersione scolastica discuteranno la sociologa ed economista statunitense Saskia Sassen (23 novembre), Carlotta Bellomi (Save The Children Italia), Roberta Caldin (Università di Bologna), Luca Decembrotto (Università di Bologna) e Gianluca Argentin (Università di Milano Bicocca).

Sempre il 13 novembre, poi, del Senso delle parole nella gestione linguistica delle differenze, ovvero di inclusività linguistica, si occuperà la sociolinguista e saggista Vera Gheno, secondo la quale «la scuola rimane il contesto principale in cui i ragazzi imparano a imparare e a relazionarsi in maniera aperta con tutte le compagini socio-culturali che ci circondano e se non si approfitta di questa “età dell’oro” che è quella passata a scuola, non si può pensare di cambiare la società: la scuola, quindi, si deve assumere questo onere, di crescere nuove generazioni che siano sempre meno spaventate dalla differenza».

E ancora, il 12 novembre l’incontro L’impatto della pandemia da Covid-19 sugli aspetti emotivi, psicologici e scolastici dei bambini e dei ragazzi, che prenderà spunto da un’indagine svolta dell’IRCCS Gaslini di Genova durante il lockdown, che ha coinvolto bambini, bamnbine e adolescenti senza patologie neuropsichiatriche, registrando nel 65% di quelli e quelle al di sotto dei 6 anni un aumento di irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia, nonché nel 71% di quelli e quelle con più di 6 anni un aumento di regressione e una significativa alterazione del ritmo sonno/veglia. Negli adolescenti, infine, una maggiore instabilità emotiva con irritabilità e cambiamenti del tono dell’umore.
«Se è indubbio che investimenti volti a rafforzare la rete dei servizi di salute mentale siano necessari, è importante ricordare come anche la scuola sia una risorsa indispensabile per limitare il malessere generato dalla pandemia», come sottolineano Stefano Vicari (Università Cattolica di Roma e Ospedale Pediatrico Bambino Gesù) e la psicologa Silvia di Vara, che insieme a Massimo Ammaniti (Università La Sapienza di Roma) e Giacomo Stella (SOS Dislessia), parteciperanno all’incontro. «È dunque cruciale – aggiungono – che la scuola diventi più sicura, più accogliente, più inclusiva e soprattutto resiliente, in grado di far fronte alle crisi presenti e future. Un cambiamento atteso da tempo, che l’emergenza ha oggi reso necessario e non più procrastinabile».

E da ultimo, ma non certo ultimo, si parlerà delle varie forme dell’inclusione, tra disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), alunni plusdotati, nuovi modelli di maschilità e forme di valutazione. «La cultura sociale – sottolineano a tal proposito da Erickson – tende da sempre a mettere le persone con disabilità in una condizione di “inabilità a tutto”, aspetto che mina la loro autostima e ne ostacola il percorso verso l’autonomia. Scardinare questi meccanismi richiede da un lato un cambiamento culturale, dall’altro percorsi educativi mirati per minori con disabilità intellettiva, volti all’acquisizione di competenze, ma, anche e soprattutto, di una propria identità di giovani e adulti».
A soffermarsi su questi temi fondamentali saranno il 12 novembre sia Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), sia l’insegnante Carlo Scataglini e la storica dell’arte e attivista  Martina Fuga, sia il 14 novembre il fondatore dell’Associazione napoletana A ruota libera Luca Trapanese.

Ma come detto inizialmente, questi sono solo alcuni tra i tanti appuntamenti in programma, con ospiti quali, tra gli altri, Franco Lorenzoni, Telmo Pievani, Matteo Saudino “Barbasophia”, Enrico Galiano, Daniela Lucangeli, Andrea Canevaro, Alberto Pellai, Camillo Bortolato, Dario Ianes, che non mancheranno naturalmente di fare il punto sull’attuale stato dell’arte dell’inclusione scolastica di ragazzi e ragazze con disabilità.
Non resta quindi che rimandare Lettori e Lettrici al programma completo dell’evento (a questo link). (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Lisa Oldani (lisa.oldani@erickson.it).

Please follow and like us:
Pin Share