Festival della Cooperazione Internazionale: il bello di vivere insieme

«Il Festival ha dimostrato ancora una volta la ricchezza di contributi che dal mondo della cooperazione internazionale può arrivare alle nostre comunità. Il tema dell’arte di vivere insieme è stato sviluppato con proposte culturali e di impegno civile che possono aiutarci a costruire rapporti migliori tra di noi e tra comunità diverse, per uscire dalle divisioni e contrapposizioni generate dalla pandemia»: lo dice Franco Colizzi, coordinatore del 5° Festival della Cooperazione Internazionale, dedicato al tema “L’arte di vivere insieme nel Mediterraneo dopo la pandemia” e conclusosi in Puglia

Annatonia Margiotta, "Disabilità e inclusione sociale"

La copertina del libro di Annatonia Margiotta, “Disabilità e inclusione sociale: una sfida comune”, la cui presentazione ha concluso le iniziative previste per il 5° Festival della Cooperazione Internazionale

Con la presentazione presso la Scuola Orlandini Barnaba-Bosco di Ostuni (Brindisi) del libro di Annatonia Margiotta Disabilità e inclusione sociale. Una sfida comune. Racconto di una madre (Edizioni dal Sud, 2021), si è concluso nei giorni scorsi in Puglia il 5° Festival della Cooperazione Internazionale, evento sempre seguito negli anni scorsi anche dal nostro giornale, organizzato dall’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) e dalla RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), l’alleanza strategica avviata nel 2011 da due organizzazioni non governative – la stessa AIFO e EducAid – insieme a due organizzazioni di persone con disabilità, quali DPI Italia (Disabled Peoples’ International) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), alle quali si è aggiunto successivamente l’OVCI-La Nostra Famiglia (Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale).

Tema di questa edizione – ampiamente presentata anche sulle nostre pagine – è stato L’arte di vivere insieme nel Mediterraneo dopo la pandemia, «per un evento – come afferma il coordinatore sdella manifestazione Franco Colizzi, psichiatra e psicoterapeuta, già Presidente Nazionale dell’AIFO – che ha messo al centro il bello e la grandezza di camminare assieme, dell’espandere e intensificare la consapevolezza civile, sociale e istituzionale, necessaria per sviluppare una vera e propria arte di vivere insieme, unica via che si intravede dentro ed oltre la pandemia. Come affermava infatti Raoul Follereau, “si riconosce che c’è un unico destino condiviso per l’umanità, che sempre deve scegliere tra amarsi o scomparire”».

Numerosi come sempre i partner e i patrocini, tutti degni di menzione: i Comuni di Ostuni (Brindisi), Brindisi e Massafra (Taranto), l’ASL di Brindisi, l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Brindisi, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Massafra, l’Associazione La coda di Ulisse di Massafra, il Centro Servizi al Volontariato di Brindisi-Lecce, lo SPI-CGIL di Brindisi, la Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, la Pro Loco di Ostuni La Bianca tra gli Ulivi, l’Associazione degli Psicologi Ostunesi Post.it, il Liceo Scientifico Pepe-Calamo di Ostuni, la Scuola Media Statale Orlandini Barnaba-Bosco” di Ostuni e l’Istituto Comprensivo De Amicis-Manzoni di Massafra, con RadiOstuni mediapartner dell’evento.

«Questa quinta edizione del Festival – sottolinea ancora Colizzi – è stata un successo e ha dimostrato ancora una volta la ricchezza di contributi, in termini di progettualità e di riflessioni profonde, che dal mondo della cooperazione internazionale può arrivare alle nostre comunità. Il tema dell’arte di vivere insieme è stato non solo dibattuto a vari livelli, ma è stato sviluppato anche con proposte culturali e di impegno civile che, se raccolte e fatte nostre, possono aiutarci a costruire rapporti migliori tra di noi e tra comunità diverse, che ci facciano uscire dalle divisioni e contrapposizioni che la pandemia ha generato. Ringraziando caldamente tutti coloro che ci hanno sostenuto, forti di un’esperienza quinquennale ormai consolidata, possiamo confermare l’impegno per le prossime edizioni, che saranno ancora più ricche, coinvolgenti e diffuse in altri territori italiani». (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: festival.cooperazione.internazionale@aifo.it.

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