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Persone con disabilità: personalizzazione degli interventi e Progetto di Vita

Giovane in carrozzina spinto in salita da un assistenteDue incontri di formazione online, aperti a genitori, persone con disabilità, volontari e operatori, ovvero a tutti coloro che intendano riflettere sul valore del Progetto di Vita della persona con disabilità e in quale misura esso possa tradurre il diritto alla cura e alla miglior qualità di vita possibile in azioni concrete e interventi praticabili ed esigibili: è la proposta del Gruppo Solidarietà, che si concretizzerà nei pomeriggi del 26 novembre e del 15 dicembre (ore 17-18.30).

Il primo dei due incontri (26 novembre), con il quale si tenterà di rispondere al quesito fondamentale «Cosa si intende per progetto personalizzato?», delineando gli strumenyti e le condizioni necessarie perché tale progetto sia uno strumento si evolve insieme alle persone e non un mero atyto burocratico, potrà contare sulla partecipazione di Carlo Francescutti, direttore dei Servizi Sociosanitari nell’ASFO (Azienda Sanitaria Friuli Occidentale) e di Marco Bollani, direttore della Cooperativa Come Noi di Mortara (Pavia), componente del Comitato Tecnico-Scientifico dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) e tecnico fiduciario dell’ANFFAS Lombardia.

Il secondo incontro, invece (15 dicembre), verterà sul tema della valorizzazione dei contesti nella costruzione del progetto di vita, ovvero sulla promozione delle alleanze attorno alle persone (il lavoro di comunità) e vi parteciperanno Monica Pozzi, referente territoriale del progetto lombardo L-inc (Laboratorio-inclusione sociale disabilità) e il pedagogista e formatore Mario Paolini.

«La pandemia – sottolineano dal Gruppo Solidarietà – ha evidenziato quanto sia importante mettere al centro della presa in carico la personalizzazione degli interventi e la cura per i contesti di vita, che sono appunto gli ingredienti principali del Progetto di Vita. Ma come fare perché questo approccio si consolidi diventando una pratica diffusa? Tanti sarebbero i livelli di riflessione e di approfondimento: in questi due incontri cercheremo innanzitutto di individuare gli strumenti necessari ad una partecipazione consapevole al progetto di vita da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla persona con disabilità stessa». (S.B.)

Gli incontri si terranno sulla piattaforma Zoom (per ricevere il link di accesso è necessario iscriversi tramite questo link). Per ogni altra informazione: centrodoc@grusol.it.

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