I problemi di accessibilità della tratta ferroviaria Torino-Bardonecchia

Cinquanta chilometri e varie stazioni nelle quali mancano completamente i sollevatori per le carrozzine e anche carenza di illuminazione e insufficienti operazioni di ripulitura della neve: sono alcuni dei problemi di accessibilità denunciati dalla delegazione della Valsusa dell’APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), rispetto alla tratta ferroviaria Torino-Bardonecchia

Stazione di Salbertrand

La stazione di Salbertrand è tra quelle della tratta Torino-Bardonecchia di cui l’APRI ha denunciato la mancanza del sollevatore

Come informa l’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), la delegazione zonale della Valsusa dell’Associazione stessa ha denunciato una serie di problemi di accessibilità di quasi tutte le stazioni presenti lungo il tracciato della ferrovia Torino-Bardonecchia.
«Mentre i problemi più volte rilevati nella stazione di Bussoleno sono stati risolti solo in minima parte – spiegano infatti dall’Associazione -, ben altre criticità emergono da un sommario esame della situazione generale: dalla stazione di Sant’Ambrogio a quella di Salbertrand, ad esempio, ovvero una distanza di circa 50 chilometri, mancano completamente i sollevatori per le carrozzine. E ancora, nella stazione di Avigliana non funziona l’illuminazione del secondo binario e la ripulitura dei marciapiedi dalla neve risulta estremamente carente».
In tal senso l’APRI della Valsusa ha inviato un proprio documento alla direzione torinese delle Ferrovie, diffondendolo anche agli organi di informazione locali. (S.B.)

Ringraziamo l’APRI di Torino per la collaborazione.

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: susa@ipovedenti.it.

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