Il Volontariato che cambia la Sanità

Una preziosa occasione per riflettere insieme a tanti autorevoli ospiti sul ruolo che il volontariato può giocare nei percorsi di cura delle persone: sarà questo il convegno “Il Volontariato che cambia la Sanità. Il tempo della relazione è tempo di cura”, in programma per il 19 febbraio a Bergamo, primo evento legato alla nomina della città lombarda quale Capitale Italiana del Volontariato 2022, da parte di CSVnet, l’Associazione Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, con il patrocinio dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)

Paziente e volontariaSi stima che a Bergamo un cittadino su dieci dedichi il proprio tempo ad attività solidali e proprio la presenza di tanti volontari è stata determinante anche per affrontare l’emergenza sanitaria, di cui la città lombarda è diventata una sorta di simbolo, grazie soprattutto alla capacità di migliaia di associazioni e volontari attivi, di reagire e far fronte ai bisogni della popolazione.
Anche alla luce di questo, nel mese di dicembre scorso Bergamo è stata ufficialmente nominata da CSVnet, l’Associazione Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, con il patrocinio dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), quale prima Capitale Italiana del Volontariato.
A tal proposito il primo evento nazionale legato alle celebrazioni per quella nomina sarà il convegno intitolato Il Volontariato che cambia la Sanità. Il tempo della relazione è tempo di cura, promosso per sabato 19 febbraio (ore 10-17), al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, alla vigilia della Giornata Nazionale del Personale Sanitario, Sociosanitario, Socioassistenziale e del Volontariato, che dallo scorso anno si celebra ogni 20 febbraio.

«L’appuntamento del 19 febbraio – dichiara Chiara Tommasini, presidente di CSVnet – segnerà l’avvio di un percorso che parlerà a tutto il Paese, con l’obiettivo di mettere al centro dell’agenda politica e sociale il ruolo e l’impegno del volontariato. Quello attivo in Sanità è stato in prima linea in questi due anni, ma ha anche sofferto le limitazioni che la pandemia ha imposto. I volontari che operano in questo campo hanno voglia di ripartire e tornare a fianco dei pazienti e delle loro famiglie, facendo tesoro delle lezioni apprese durante l’emergenza».
«La nomina di Bergamo a Capitale Italiana del Volontariato 2022 – afferma dal canto suo Oscar Bianchi, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato della città lombarda – sarà quindi l’occasione per apprezzare il senso più profondo del volontariato, celebrarlo, portarlo nel cuore della comunità per renderlo disponibile ad altri, affinché possa rigenerare la cultura della solidarietà nei nostri territori. E allo stesso tempo questo 2022 sarà un anno in cui affrontare insieme quella transizione tra ciò che è stato e ciò che sarà dopo la crisi pandemica. Perché anche il volontariato non potrà più essere lo stesso».
«La nomina della nostra città a Capitale del Volontariato 2022 – conclude Giorgio Gori, sindaco di Bergamo – è il riconoscimento non solo del grande impegno dei bergamaschi a favore degli altri, ma anche la vetrina di un sistema che, organizzato e spontaneo, genera un valore economico di oltre mezzo miliardo di euro, pari a quasi un punto e mezzo del PIL provinciale, secondo uno studio di qualche anno fa del CSV e dell’Università di Bergamo.. In questo senso, la pandemia ha attivato nuove energie nella nostra città, energie che è importante non vengano disperse e che, invece, vanno convogliate per integrare i modelli di politiche sociali territoriali e di quartiere».

Organizzato dal CSV e dal Comune di Bergamo, insieme alla Provincia di Bergamo, alla Fondazione della Comunità Bergamasca, all’Università e alla Diocesi di Bergamo, e a CSVnet Lombardia, con il patrocinio di CSVnet e ANCI e il patronato della Regione Lombardia, la giornata del 19 febbraio sarà dunque l’occasione per riflettere insieme a tanti ospiti sul ruolo che il volontariato può giocare nei percorsi di cura delle persone.
A fornire il loro contributo, con la moderazione di Riccardo Bonacina di Vita non profit, saranno il citato Oscar Bianchi, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il sindaco della città Giorgio Gori, il vicepresidente dell’ANCI Stefano Locatelli, la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti (con un videomessaggio), la docente di Filosofia della Cura dell’Università di Verona Luigina Mortari, il filosofo della scienza Telmo Pievani, l’attore Giacomo Poretti, il virologo e presidente dell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Fabrizio Pregliasco (Mortari, Pievani, Poretti e Pregliasco in collegamento streaming), il direttore dell’Istituto Mario Negri Giuseppe Remuzzi e Chiara Tommasini. (S.B.)

Il convegno del 19 febbraio sarà diffuso in diretta streaming sulla pagina Facebook della Capitale Italiana del Volontariato – Bergamo 2022, oltreché sui canali del CSV di Bergamo, di CSVnet e di Vita non profit. Per ogni ulteriore informazione: ufficiostampa@csvnet.it (Clara Capponi).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo