Uno schema di Decreto che amplia i diritti per genitori e caregiver

Il 31 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di Decreto Legislativo per dare attuazione a una Direttiva dell’Unione Europea, riguardante l’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza. Si tratta di un testo in bozza, e dunque potenzialmente ancora modificabile, contenente tuttavia alcune importanti previsioni in tema di ampliamento dei diritti in materia di congedo parentale, di lavoro agile e di espressa enunciazione del divieto di discriminazione

Giovane con disabilità insieme ai genitori

Un giovane con disabilità grave insieme ai genitori

Il 31 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di Decreto Legislativo (consultabile a questo link), per dare attuazione alla Direttiva dell’Unione Europea 2019/1158, relativa all’Equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza. Si tratta di un testo in bozza, e dunque potenzialmente ancora modificabile, contenente tuttavia alcune importanti previsioni in tema di ampliamento dei diritti in materia di congedo parentale, di lavoro agile e di espressa enunciazione del divieto di discriminazione.
«Anche se il testo rimane ancora suscettibile di modificazioni – commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – è fuor di dubbio che esso punti a migliorare la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata per i genitori e per i caregiver familiari, conseguendo così la parità di genere in àmbito lavorativo e familiare. Infatti, vi ad esempio l’importante previsione riguardante il congedo di paternità come diritto autonomo e non alternativo a quello fruito dalla madre».

Sul piano poi del divieto di discriminazione, il testo introduce, come detto, alcune novità rilevanti, laddove si afferma l’introduzione di un vero e proprio divieto a discriminare o trattare meno favorevolmente i lavoratori che chiedano di fruire dei permessi di cui all’articolo 33 della Legge 104/92, riferiti dunque al congedo parentale, al diritto al lavoro part-time e, ancora, al “lavoro agile” (smart working), in relazione alle condizioni di disabilità proprie o di coloro ai quali vien prestata assistenza e cura.
E a proposito di “lavoro agile”, lo schema di Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri sancisce in particolare che i lavoratori i quali chiedano di usufruire di tale modalità non potranno essere sanzionati, demansionati, licenziati, trasferiti o sottoposti ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro. E anche che ogni condotta riconducile a una di quelle ipotesi, dovrà essere considerata ritorsiva e/o discriminatoria e, come tale, nulla. «Si tratta di un passo in avanti – sottolinea Falabella – verso il pieno riconoscimento dei diritti per caregiver e genitori. Ne è la prova ulteriore il fatto che, per la prima volta, anche la parte componente l’unione civile e il convivente di fatto sono stati espressamente menzionati tra i potenziali fruitori dei permessi». (Gaetano De Monte)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.

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