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Stazione di Genova: solo uno dei tanti simili episodi quotidiani

Omini bianchi in circolo con un omino rosso escluso dal cerchio

Una realizzazione grafica dedicata alla discriminazione delle persone con disabilità

«L’episodio di Genova è solo uno dei tanti che quotidianamente le persone con disabilità, i loro familiari e caregiver sono costretti ad affrontare e tra questi figurano anche le oltre 134.000 persone con sclerosi multipla presenti in Italia»: lo dichiara in una nota Francesco Vacca, presidente nazionale dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), commentando quanto accaduto nel capoluogo ligure a quei giovani con disabilità che non hanno potuto avvalersi della vettura ferroviaria da tempo prenotata, perché occupata illecitamente da vacanzieri di ritorno a Milano nel giorno di Pasquetta. Una vicenda cui anche il nostro giornale ha già dedicato in questi giorni ampio spazio (si vedano nella colonnina a destra del presente testo i nostri contributi).

«Secondo l’ISTAT– aggiunge Vacca – in Italia sono oltre 3 milioni, vale a dire il 5,2% della popolazione, i cittadini e le cittadine con disabilità che soffrono di gravi limitazioni e per cui l’orizzonte di un diritto reale alla mobilità sostenibile resta ancora molto lontano. A tal proposito, anche i dati del nostro Barometro 2021 della Sclerosi Multipla confermano la presenza di barriere prima di tutto culturali che spesso, come dimostra anche quanto avvenuto a Genova, provocano gravi compromissioni dei diritti fondamentali di milioni di cittadini e cittadine».
«Le loro voci e le loro istanze – conclude – che oggi risuonano forti nel dibattito parlamentare, in seguito all’episodio della Stazione di Genova Brignole, non devono limitarsi a una ribalta momentanea, ma essere il fondamento per proposte politiche concrete, come quelle che da anni la nostra Associazione sostiene attraverso l’Agenda della Sclerosi Multipla». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

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