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Persone con sindrome di Down in moto per l’Italia, contro ogni stereotipo

"Route21 Chromosome on the Road", 2022

Foto di gruppo per i partecipanti alla “Route21 Chromosome on the Road”

Partirà il prossimo 3 settembre da Palermo l’ottava edizione della Route21 Chromosome on the Road, ovvero il giro d’Italia in moto con le persone con sindrome di Down, che si aprirà con un grande evento e una conferenza stampa di presentazione nel capoluogo siciliano, cui prenderanno parte le Istituzioni civili e religiose, i giovani viaggiatori e il loro accompagnatore, Gian Piero Papasodero, ideatore del progetto e vicepresidente dell’Associazione veronese Diversa-Mente che ogni anno, dal 2015, organizza l’iniziativa.

Nata come un viaggio di amici che vanno a trovare altri amici, la Route 21 Chromosome on the Road è cresciuta e si è stabilizzata negli anni. I protagonisti dell’iniziativa sono sei giovani con la sindrome di Down che, a turno, saliranno a bordo della Harley Davidson guidata da Papasodero, percorrendo le strade d’Italia da Sud a Nord, e toccando ben trentatré città, tra le quali, in ordine di arrivo, Catania, Crotone, Bari, Cervia (Ravenna), Venezia, Trieste, Verona, Monza, Torino, Genova, Pontedera (Pisa), Cagliari, Arezzo, Civitanova Marche (Macerata) e Amatrice (Rieti). Quindi la conclusione sarà il 5 ottobre a Roma, dove è previsto un incontro con Papa Francesco.
Nelle città coinvolte verranno organizzati momenti di accoglienza per i bikers e incontri istituzionali con Sindaci, Vescovi, Presidenti di Provincia e di Regione, riuniti per confrontarsi sui temi della disabilità e della normalità, di cui ogni persona con sindrome di Down è espressione. Infatti è proprio il tema della “normalità” quello che accompagnerà il viaggio, come spiega Papasodero: «L’intento è quello di mostrare che i ragazzi con trisomia21 non hanno bisogno di vivere in modo stereotipato, protetti dalla realtà che li circonda, ma che, come ogni altro ragazzo della loro età, possono vivere la loro vita e autodeterminarsi, diventando protagonisti. L’unica differenza è che si portano dietro un bagaglio più pesante che ne rende più difficoltoso il viaggio. Per noi non esiste il diverso né la disabilità, ci sono soltanto persone che attraverso il viaggio costruiscono relazioni e realizzano sogni».
L’iniziativa è organizzata in forma di staffetta, dando modo ai bikers di alternatesi nelle diverse tappe del viaggio, e di ritrovarsi tutti insieme sia alla partenza, che all’arrivo del tour.
Il viaggio in Harley Davidson contribuisce a migliorare le doti sociali e relazionali dei giovani con sindrome di Down, lascia emergere le caratteristiche di ognuno, permette loro di stringere amicizie e ne rinsalda un senso di appartenenza concreto.

Route21 Chromosome on the Road è nata in sostanza con l’obiettivo di sfidare l’omologazione e gli stereotipi che spesso incasellano le persone con sindrome di Down, impedendo di vedere la loro unicità. Il nome dell’iniziativa si rifà al mito americano della Route 66, la celebre autostrada che attraversa gli Stati Uniti da est a ovest, percorsa per decenni da automobilisti e motociclisti, mentre il numero 21 fa segnatamente riferimento al cromosoma in più che caratterizza la sindrome di Down.
Quest’anno, a dare ulteriore risalto all’iniziativa, ci sarà anche Route21 – strada vita e cromosomi, opera realizzata dallo stesso Papasodero, e pubblicata da Pluriversum Edizioni nello scorso mese di maggio, volume che verrà presentato nelle librerie delle città visitate durante il tour e che sarà acquistabile, oltreché online, anche presso le concessionarie Harley Davidson che ospiteranno le diverse tappe del viaggio. (Simona Lancioni) 

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con minime modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.

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