Autismo: evitare di disperdere quel Fondo in mille rivoli

«Bisogna fare presto e bene, soprattutto occorre che le Regioni affrontino la sfida per rispondere ai pazienti, mettendo in campo ascolto e inclusione ed evitando di disperdere i fondi in mille rivoli»: lo dichiara Giovanni Marino, presidente nazionale dell’Associazione ANGSA, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto della Presidenza del Consiglio che ha destinato un fondo di 100 milioni di euro, per gli anni 2022 e 2023, volto a finanziare interventi dedicati alle persone con disturbo dello spettro autistico, di taglio socio-assistenziale e non solo sanitario

La parola autismo sopra un puzzle«Bisogna fare presto e bene, soprattutto occorre che le Regioni affrontino la sfida per rispondere ai pazienti, mettendo in campo ascolto e inclusione. Mi auguro dunque che si parta dal coinvolgimento dell’ANGSA di ogni Regione, per predisporre con le famiglie piani adeguati ai bisogni dei loro figli, evitando di disperdere i fondi in mille rivoli»: lo dichiara Giovanni Marino, presidente nazionale dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori di perSone con Autismo), dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta ieri, 10 ottobre, del Decreto della Presidenza del Consiglio prodotto il 29 luglio scorso, che ha destinato, come si legge al primo articolo, «50 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023, per un totale di 100 milioni di euro, per finanziare interventi diretti a favorire iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico».

Tale provvedimento, dunque, oltre a prevedere anche i voucher per l’acquisto di prestazioni, stabilisce in sostanza il riparto delle risorse di quel Fondo tra le Regioni in base alla popolazione e spetterà ora a queste ultime, come sottolineato dal Presidente dell’ANGSA, il compito di predisporre i progetti rivolti a persone con disturbo dello spettro autistico, tramite interventi socio-assistenziali e non solo sanitari.

Come recita infatti nell’articolo 4, si parla «di interventi di assistenza sociosanitaria previsti dalle linee guida sul trattamento delle persone autistiche sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico dell’Istituto superiore di sanità, anche tramite voucher socio sanitari da utilizzare per acquistare prestazioni».

E ancora: «Percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e all’età di transizione fino ai ventuno anni, anche tramite voucher», nonché «progetti volti a prestare assistenza agli enti locali, anche associati tra loro, per sostenere l’attività scolastica delle persone con disturbi dello spettro autistico nell’ambito del progetto terapeutico individualizzato e del PEI [Piano Educativo Individualizzato, N.d.R.].

Infine, «progetti finalizzati a percorsi di socializzazione con attività in ambiente esterno (gruppi di cammino, attività musicale, attività sportiva) dedicati agli adulti ad alto funzionamento». (S.B.)

 

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa ANGSA (Luca Benigni), luca.benigni@gmail.com.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo