Perché la città di Asti è un po’ più libera e giusta

Forse Asti e gli astigiani non se ne sono accorti, ma dal 14 ottobre scorso la città piemontese è un po’ più libera e giusta. In quel giorno, infatti, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità un documento presentato dalla consigliera Vittoria Briccarello, su proposta di alcune Associazioni del territorio piemontese che si occupano di disabilità, testo che impegna l’Amministrazione Comunale a sostenere e promuovere l’attuazione dei progetti personalizzati di vita indipendente e di autodeterminazione delle persone con disabilità

Particolare di persona in carrozzina in movimento cineticoForse Asti e gli astigiani non se ne sono accorti, ma dal 14 ottobre scorso la nostra città è un po’ più libera e giusta. In quel giorno, infatti, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità (e non è una questione affatto scontata…) un documento proposto dalla consigliera di minoranza di Uniti Si Può, Vittoria Briccarello, riguardante l’importante argomento della vita indipendente [il testo integrale dell’Ordine del Giorno “Sostegno all attuazione dei Progetti personalizzati di vita indipendente” è disponibile a questo link, N.d.R.].
La mozione, su proposta di alcune Associazioni del territorio piemontese che si occupano di disabilità*, impegna l’Amministrazione Comunale a sostenere e promuovere l’attuazione dei progetti personalizzati di vita indipendente e di autodeterminazione.

La recente approvazione della Legge Delega al Governo in materia di disabilità, Legge 227/21, prevede l’emanazione entro venti mesi dei Decreti Attuativi per “mettere a terra” i princìpi espressi nel dettato legislativo. Ciò significa regolamentare le modalità con cui realizzare concrete azioni di deistituzionalizzazione delle persone con disabilità attraverso un percorso di autodeterminazione volto alla libertà di scelta di dove, come e con chi vivere e che queste trovino concreta realizzazione attraverso le modalità di finanziamento delineate dalla Legge stessa.
Si parte dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dallo Stato Italiano nel 2009 con la Legge 18/09, che ha lo scopo di promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, nonché di promuovere rispetto per la loro inerente dignità. In particolare, all’articolo 19 (Vita indipendente ed inclusione nella società), la Convenzione prevede che gli Stati riconoscano l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, prendendo misure efficaci e appropriate al fine di facilitare il pieno godimento di tale diritto e della piena inclusione e partecipazione all’interno della comunità.
Questi princìpi, nonostante quello che si potrebbe pensare, non sono affatto scontati neanche oggi e il fatto che tutto il consesso del Consiglio Comunale di Asti abbia considerato importante e prioritario impegnare l’Amministrazione a sostenere le richieste dei cittadini con disabilità e dei loro familiari in tal senso, dimostra la sensibilità, la lungimiranza e l’attenzione al problema.

Si tratta dunque di un piccolo passo di un percorso volto al rispetto dei diritti civili e umani di tutte le persone, soprattutto quelle più fragili, che spesso si vedono ancora oggi vittime di discriminazione e della negazione della libertà di scelta.Quando i soggetti con disabilità sono oggetto di intervento, essi non esistono, sono invisibili, perché altri prendono le decisioni al loro posto. Al contrario, quando sono soggetti attivi, attraverso la loro competenza, esperienza e sguardo, producono innovazione, abbattono le barriere culturali e promuovono interazione.
Lo slogan Nulla su di Noi senza di Noi deve essere il faro da seguire per ogni intervento nell’àmbito dei progetti di deistituzionalizzazione, mediante la riconversione delle risorse attualmente destinate all’istituzionalizzazione, in servizi a supporto della domiciliarità e alla vita indipendente.

Un doveroso ringraziamento, quindi, va a tutto il Consiglio Comunale di Asti, ma soprattutto a Vittoria Briccarello e alla sua lista che, con passione e competenza, insieme ai rappresentanti di alcune Associazioni, ha creduto e lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo.

*Le Associazioni che hanno promosso la mozione sono: Anita e i suoi fratelli, AMA ASti (Associazione Missione Autismo), CEPIM Asti, Comitato 162 Piemonte, Associazione Consequor per la Vita Indipendente, Associazione Formiche Pre.Occupate.

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