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Occhio alla comunicazione! Come una buona comunicazione può aiutare

Omino con lente«“Vittima” o “sopravvissuta” sono due parole che vengono utilizzate per definire una donna che ha vissuto il dramma della violenza di genere, spesso violenza domestica. Quali delle due utilizzare? Sono termini intercambiabili? No, perché definire una donna “vittima” o “sopravvissuta” è profondamente diverso. Il primo termine, infatti, implica passività: è una parola che contribuisce a diffondere lo stereotipo della donna che subisce violenza come una persona danneggiata, debole, da compatire. Sopravvissuta, al contrario, attribuisce alla donna un ruolo attivo, trasmette l’idea che sia libera e che abbia il controllo della propria vita. E questo è solo un esempio di come dalla scelta delle parole, così come delle immagini, dipenda la costruzione del pensiero comune, perché la comunicazione è uno strumento potente e se viene male utilizzata e concepita, anziché promuovere conoscenza ed essere di aiuto per chi è in difficoltà, diventa promotrice di pregiudizi e stereotipi».
Si parlerà di tutto questo nel corso del seminario intitolato Occhio alla comunicazione! Come una buona comunicazione può aiutare, promosso per la mattinata di dopodomani, 26 novembre, dall’UICI di Bologna (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne di domani, 25 novembre, incontro che si terrà in presenza presso la sede della stessa UICI Bolognese (Via dell’Oro, 1, ore 10-12.30), ma che potrà anche essere seguito online, tramite la piattaforma Zoom (a questo link).
Vi si affronterà tra l’altro anche il tema della promozione dell’autostima e dell’autodeterminazione, indispensabili per contrastare qualsiasi forma di violenza.

«Le persone con disabilità – sottolinea Andrea Prantoni, presidente dell’UICI di Bologna – subiscono gli effetti di una comunicazione spesso distorta e stereotipata e, in tema di violenza di genere, raramente le campagne di sensibilizzazione pongono l’attenzione sulla violenza subita dalle donne con disabilità, che finiscono quindi per essere discriminate due volte. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare alla buona comunicazione questo incontro».

Moderati da Katia Caravello, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’UICI di Bologna e presidente dell’Associazione Le lenti del pregiudizio, interverranno Serena Bersani, giornalista professionista, consigliera dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e componente della rete Giulia Giornaliste; Giovanna Cosenza, professoressa ordinaria nel Dipartimento delle Arti (Settore Scientifico Disciplinare Filosofia e Teoria dei Linguaggi) all’Università di Bologna; Rossy K.K., componente della Commissione Pari Opportunità dell’UICI di Bologna; Anita Lombardi, Operatrice settore Accoglienza Casa delle donne per non subire violenza. (S.B.)

Per partecipare online e per ogni altra informazione: pariopportunita@uicibologna.it.

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