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Lombardia: aperta concretamente la strada al diritto alla vita indipendente

Giovane in carrozzina spinto in salita da un assistente«Siamo soddisfatti ed emozionati: questo voto rappresenta il raggiungimento di un obiettivo a cui lavoriamo da più di tre anni: garantire cioè a tutte le persone con disabilità il diritto a vivere nella società con la stessa libertà di scelta delle altre persone. Ora inizia un nuovo percorso: il Consiglio Regionale, infatti, affida alla Giunta, ai Comuni, alle ATS (Agenzie di Tutela della Salute), alle Associazioni e a tutta la società civile la responsabilità di agire per implementare concretamente quanto sancito dalla norma. Essendo una legge di indirizzo, sono necessari ulteriori Decreti che dovranno essere approvati entro 180 giorni. Ci aspettiamo di vedere i primi effetti già entro un anno, ma come mondo associativo ci attiveremo per presentare e far conoscere la nuova Legge in tutto il territorio regionale»: così Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio Regionale della Lombardia, del Progetto di Legge Regionale n. 222, Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità, presentato nel novembre del 2020 e che, come avevamo riferito a suo tempo, ha recepito in maniera coerente una proposta di legge elaborata dalla stessa LEDHA.

«Per la nostra Federazione – sottolineano dalla LEDHA -, questo voto di oggi del Consiglio Regionale rappresenta il punto di arrivo di un percorso lungo e complesso iniziato nel settembre 2019, in occasione del quarantennale della nostra fondazione. Un cammino che ha visto prima il coinvolgimento di tutta la rete associativa e, successivamente, l’apertura di un’interlocuzione con il Consiglio Regionale e con tutti i gruppi consiliari (di maggioranza e di opposizione) che ha portato alla stesura di un progetto di legge trasversale e condiviso».

«La nuova Legge Regionale – aggiungono dalla Federazione lombarda – apre concretamente la strada al diritto alla vita indipendente, mettendo tutte le persone con disabilità in condizione di poter scegliere cosa fare della propria vita, garantendo la stessa possibilità di scelta che hanno tutti gli altri cittadini. Il Progetto di Vita individuale (partecipato e personalizzato), la valutazione multidimensionale e il budget di progetto, quale parte integrante dello stesso Progetto di Vita, in cui sono individuate le risorse necessarie per metterlo in atto, sono i tre pilastri su cui poggia la nuova normativa. Attraverso il Progetto di Vita Indipendente, dunque, la nuova Legge Regionale mette al centro uno dei temi più importanti per noi e per le Associazioni impegnate sulla tutela dei diritti delle persone con disabilità: la possibilità, cioè, di fare emergere e dare risalto a interessi, bisogni, desideri e preferenze di ogni persona. E attorno a questi costruire una progettualità che permetta di tradurli in realtà. Inoltre, un’ulteriore novità prevista dalla nuova norma è l’istituzione dei Centri per la Vita Indipendente come servizi dei Comuni, inseriti negli Ambiti Territoriali dei Piani di Zona, le cui modalità di funzionamento saranno definite con provvedimento della Giunta Regionale».

«Il testo di legge – concludono dalla LEDHA – prevede una significativa revisione del sistema di finanziamento e funzionamento della rete delle unità di offerta socio-sanitarie e socio-assistenziali per le persone con disabilità, affinché possano permettere e favorire il diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale, garantendo condizioni di vita tali da realizzare concretamente il Progetto individuale di Vita Indipendente ed evitare l’isolamento e la segregazione. In merito, è previsto l’impegno della Giunta Regionale ad avviare entro un anno dall’entrata in vigore della Legge il processo di revisione del funzionamento e del finanziamento di questi servizi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.

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